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Mont St. Michel
Normandia - Francia - Francia nord-ovest

Mont St. Michel
Secondo una leggenda fu l'Arcangelo Michele, apparso in sogno al vescovo di Avranches Aubert all'epoca degli ultimi Re Merovingi (708), ad ordinare l'edificazione di un'Abbazia sul Mont Tombe (isolotto granitico alto circa 80m). Questo isolotto a forma di cono era guardato dalla popolazione con superstizione e paura per le maree improvvise e le insidiose sabbie mobili che lo rendevano di difficile accesso. Il primo piccolo oratorio (8° sec) divenne subito meta dei fedeli, tanto che già nel 10° secolo fu sostituito da una chiesa carolingia e questa si trasformò a sua volta nei due secoli successivi in una cripta, sostenente la piattaforma sulla quale venne innalzato un edificio romanico. Nel 13° secolo furono costruiti il bellissimo chiostro e gli edifici destinati ai monaci ed ai pellegrini sempre più numerosi:questa parte, per lo splendore delle forme gotiche, venne denominata "la Merveille".Nei secoli 14° e 15°, per le sempre maggiori esigenze dell'Abbazia (divenuta un centro religioso di primissimo rango) furono aggiunti gli alloggi dell'Abate e della Guarnigione Reale, nonchè le mura difensive che trasformarono il complesso in una severa fortezza. Ma proprio il 1400, periodo di maggior potenza e ricchezza segnò l'inizio della decadenza del monastero.
Questo infatti veniva a quell'epoca governato da abati nominati direttamente dal Re che si interessavano sempre più ai guadagni materiali e perse così credibilità e prestigio a livello spirituale. A poco valse l'opera di riforma compiuta nel 17° secolo dai monaci di St.Maur che arrecarono danni al complesso mutiliandolo e distruggendolo in parte. Demolizioni e trasformazioni continuarono nei secoli successivi quando il Mont St.Michel divenne una prigione (in quell'epoca non c'erano monaci). Solo nel 1874 l'Abbazia e i bastioni vennero considerati monumenti storici, quindi da salvaguardare; nel 1877 venne costruita una diga-strada per collegare l'isolotto alla terra ferma anche in caso di maree importanti e sottrarre così gli abitanti all'isolamento a cui erano costretti per certi periodi. Questa è stata consolidata negli anni '50 del 20° secolo. Dal 1984 il Mont St.Michel e la sua Baia sono iscritti alla lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Dal 1969 una piccola comunità di Religiosi Benedettini è tornata a viverci, sostituita nel 2001 (24 giugno) da una comunità laica "Fraternités de Jérusalem", ordine misto (5 uomini + 6 donne). L'Abbazia appartiene allo Stato francese e i monaci pagano 1 affitto simbolico. Nel 2003 sono iniziati i lavori che distruggeranno l'ultimo km della diga-strada sostituendolo con un ponte ad arcate per evitare il definitivo insabbiamento della Baia; questi lavori però dureranno più del previsto e si protrarranno fino al 2015.

La storia del Villaggio
Un tempo erano circa 250 le persone che vivevano all'interno delle mura, oggi sono poche decine, anche perchè mancano i commerci essenziali (panetteria, pasticceria, drogheria, ecc) e la scuola: quella più vicina è a Pontorson (7 km). Quelli che vi vivono (Montois) lavorano nel commercio e nel turismo. Il villaggio esisteva già più di 1 000 anni fa e siccome era di difficile accesso poteva servire di rifugio duranti gli attacchi. Le prime case costruite sul Monte sono state distrutte da incendi nel corso dei secoli e sostituite nel Medio Evo da altre con travi apparenti (alcune delle quali esistono ancora: "Hostellerie de la Sirène" e "Vieux Logis"). Nel 13° secolo è iniziata la costruzione delle mura (in precedenza il villaggio era protetto da palizzate in legno) che fu completata durante la Guerra dei 100 anni. Durante questa guerra gli Inglesi avevano conquistato tutta la Normandia e solo il Mont St.Michel resisteva: tentarono quindi di impadronirsene, ma grazie alle mura, ai cavalieri e alle maree il Monte non fu mai conquistato.
La vita di un tempo Era molto dura: per nutrirsi gli abitanti coltivavano piccoli orti a terrazze sulle pendici del Monte, andavano a prendere l'acqua alla sorgente ai piedi del Monte o raccoglievano l'acqua piovana in cisterne. Alcuni vivevano della pesca, altri lavoravano per i religiosi, altri ancora fornivano cibo e alloggio ai pellegrini. Inoltre avevano compiti da svolgere per i monaci: coltivazioni, lavori di amnutenzione, sorveglianza delle mura e del monastero.

I Pellegrinaggi
Ancora oggi si fanno ad esempio il 18 giugno (St. Aubert) o i giorni dei vari S. Michele (8 maggio, 29 settembre, 6 ottobre). Un tempo i 2 alberghi più celebri e frequentati erano "La tete d'or" e "La Licorne", ma ve ne erano molti altri: erano indicati da insegne in ferro battuto: Inoltre i pellegrini venivano anche alloggiati in case private o nel monastero stesso. Vi erano numerosi laboratori di artigiani che fabbricavano piccoli oggetti ricordo per i pellegrini.

Il personaggio più celebre
Annette Poulard era una brava cuoca che nel suo albergo "La tete d'or" faceva una saporita omelette sul fuoco a legna, ancora oggi specialità del Monte. Ormai "La Mère Poulard" è diventata un'industria (biscotti, oggetti in rame, in tessuto, sidro, calvados, confetture, libri di ricette, ecc). Nel piccolo cimitero vicino alla chiesetta parrocchiale si può leggere su una pietra: "Qui riposano Victor e Annette Poulard, buoni sposi, buoni albergatori. Si degni il Signore di accoglierli come essi accolsero i loro ospiti".

I cannoni
Le bombarde (14° sec) all'ingresso del Monte risalgono alla Guerra dei 100 Anni e furono abbandonate dagli Inglesi durante una delle loro ritirate. le palle di pietra sparate da questi cannoni percorrrevano soltanto qualche decina di metri.

Le torri
Le Torri dei bastioni hanno tutte perso il loro cappuccio, tranne la Tour de l'Arcade e la Tour Boucle (appena rifatta). Hanno perso anche il loro pavimento. Dal cammino di ronda si possono vedere, all'interno della Tour de la Liberté e della Tour du Nord dei camini che sembrano sospesi nel vuoto: indicano il livello dell'antico suolo. Dall'altra parte del villaggio, la Tour Gabriel (che porta il nome del capitano che la fece costruire) è molto impressionante ed era fatta per accogliere cannoni su 3 livelli: ancora oggi si possono vedere le aperture che servivano per sparare. La torretta alla sua sommità era un tempo il Faro del Mont St. Michel.



Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu