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Carnac e i misteriosi monumenti del neolitico
Bretagna - Francia - Francia nord-ovest

Carnac e i misteriosi monumenti del neolitico
La più straordinaria concentrazione di megaliti ha dato il nome alla città di Carnac, che significa appunto "luogo dove si trovano tumuli di pietra". Poche regioni hanno suscitato tante teorie e controversie come l'area di Carnac: infatti innumerevoli nel corso dei secoli sono state le ipotesi sui popoli neolitici che dal 5000 al 2000 a.C. eressero questi megaliti.
MENHIR = pietre lunghe, pietre erette - DOLMEN = tavole di pietra - CAIRN = dolmen ricoperto da pietre - TERTRE = dolmen ricoperto da terra o terriccio fino a formare una collinetta - CROMLEC'H = recinto di pietre
Questi termini, derivati da parole bretoni, furono diffusi dal granatiere La Tour d'Auvergne nel 1792 e sono rimasti nell'uso quotidiano.

I MENHIR
Isolati, disposti a cerchio o allineati sono, nel solo comprensorio di Carnac circa 3 000. Non si può pensare che si tratti di pietre nate sul terreno in questa posizione: sono disposti in modo da rappresentare qualcosa, che era ben chiara agli uomini del neolitico intermedio, anche se a noi sfugge. Sono di forma generlmente oblunga o di placca, e presentano una parte aerea visibile ed una parte nascosta nella terra, in un buco poco profondo (quindi non come gli iceberg). Sono in granito fine di Carnac, roccia che proviene dal massiccio sul quale sono posizionati e che fa parte della zona "anticlinale della Cornovaglia" (un'enorme piega geologica convessa che forma il sud dell'Inghiletrra e la Bretagna). Il peso dei menhirs si calcola moltiplicando il loro volume (lunghezza x larghezza x spessore) per la densità del granito (2.4). Quelli disposti in allineamenti sono di forma più o meno regolare, anche se alcuni si distinguono per forme veramente strane, con un "piede piccolo" e una "grossa testa", con una "grossa pancia" o una "schiena curva" ecc. Questi dettagli sono interessanti per capire l'origine e la storia geologica dei blocchi quando ancora facevano parte dei massicci rocciosi e si spiegano con il fenomeno di erosione che ha interessato la roccia da cui provengono. Per staccarli dalla montagna gli uomini del neolitico sono partiti da fessure anturali formatesi nel granito (per esempio a causa dell'erosione) e qualora queste non fossero sufficienti sono intervenuti con l'ausilio di cunei di legno o di leve e di percussori in pietra. Il trasporto dei blocchi di peso medio (fra 5 e 10 tonnellate) si faceva abbastanza agevolmente con l'uso di corde e rulli. Invece un blocco del peso di 100 tonnellate poteva essere trasportato al massimo per 100 m al giorno da 200 persone.

I DOLMEN
Il dolmen è un monumento funerario (anche se non sempre sono state trovate sepolture al loro interno, ma questo potrebbe essere dovuto al fatto, che seppur più lentamente dei tessuti molli, anche le ossa si decompongono) di struttura complessa: un lungo corridoio conduce a una o più camere, delimitate da grandi lastre di pietra e coperte talora anche da una volta composta di pietre più piccole. La tomba poteva essere costruita in superficie e poi ricoperta da un cumulo di terra (cairn), oppure scavata nel terreno, o ancora ricavata all'interno di una grotta artificiale. Il monumento era poi circondato da una fila di blocchi di pietra o da una muratura a secco.
Le camere funerarie sono costruite all'interno di un cairn di pietra o un tertre di terra. La loro pianta varia nel tempo e nello spazio: possono essere poligonali, rotonde, quadrangolari, a transetto, compartimentate, ecc. Possono avere un lungo corridoio o semplicemente una pietra eretta da una parte e una dall'altra. Nella sua forma più semplice, il dolmen si presenta come un corridoio rettilineo coperto; ma si possono trovare anche altre configurazioni: quello "a V" o quello "a corridoio" sono caratterizzati da una camera posta in fondo, nella quale si trovava la sepoltura; quello "a transetto" o "a gomito" invece ha una forma che non corrisponde più ad un tracciato rettilineo e si suddivide in camere laterali. Il tertre poteva essere anch'esso rotondo o quadrato o ovale, poteva ricoprire alcuni dolmen o allungarsi a dismisura. Il cairn può presentarsi come un'enorme massa di pietre, spesso estratte da cave scavate dopo la costruzione del monumento. Le più belle lastre servivano per costruire come dei gradoni che, con il loro aspetto monumentale, dovevano simboleggiare la potenza del defunto.

LE DECORAZIONI
Alcune pietre ritrovate all'interno di dolmen presentano motivi incisi o leggermente in rilievo: bastoni da pastori, idoli a forma di scudo, asce, motivi serpentiformi, corna o anche bovini. L'origine di queste decorazioni ci è sconosciuta, ma sembrerebbe che alcune lastre provengano da menhir abbattuti e riutilizzati come pietre di copertura per i dolmen: ad esempio Gavrinis possiede una lastra proveniente da un menhir le cui altre due parti si trovano a Locmariaquer (Table des Marchand e Er-Grah). A partire dal 4000 a.C. fanno la loro apparizione: linee spezzate, serpenti, asce ed elementi curvilinei (soltanto incisi); dal 3000 a.C. appaiono pugnali, pale, seni adorni di collane, asce (spesso scolpiti in rilievo).


Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu