SCHEDA DESTINAZIONE
Vannes
Bretagna - Francia - Francia nord-ovest

Vannes
Vannes, nata più di 2.000 anni fa, all'epoca pre-romana, la prima agglomerazione si chiamava "Darioritum" (ritum = guado; si tratta del guado di St. Patern a N/E della città) ed era un'importante crocevia delle strade romane. Il suo nome attuale le deriva dalla tribù celtica che la fondò: i Veneti, originari dell'Europa centrale ed un ramo dei quali si era stanziato nel Veneto; si trattava di una tribù molto potente, intrepidi navigatori che attraversavano i mari per commerciare con gli abitanti delle Isole Britanniche. Nel 56 a.C. furono però duramente sconfitti dai Romani in una battaglia navale, nella quale persero 200 navi in un solo giorno.

Immobilizzati dalla bonaccia e sprovvisti di qualunque forma di armi a lunga gittata, furono una facile preda per le galee romane con i loro corvi, i rostri e gli spietati marinai pronti a gettarsi all'arrembaggio. Per Cesare fu il trionfo che gli fruttò la fedeltà delle Legioni e gli garantì la popolarità nel Senato e nel Foro Romano.

La Bretagna era destinata a cadere in un lungo "letargo", durante il quale, nel 3° secolo l'imperatore Probus la dotò di una cinta muraria fortificata. Nel 9° secolo fu proprio a Vannes che nacque l'unità bretone: Nominoé era già stato nominato conte da Carlo Magno e nel 826 fu elevato al rango di duca da suo figlio Luigi 1° il Pio, che riteneva fosse più vantaggioso assegnare la provincia ad un bretone che ad un franco. 10 anni dopo Nominoé fece di Vannes la sua capitale e nell'850 pose fine alla tutela di Carlo il Calvo sottraendo ai Franchi le marche orientali e meridionali della Bretagna, facendo retrocedere i normanni e prendendo alcune misure per ridurre l'influenza delle alte sfere del clero.

Vannes diventa quindi una delle principali piazzeforti del ducato di Bretagna durante il MedioEvo. Anna di Bretagna, sposa di Carlo VIII e poi di Luigi XII, resta sovrana del suo ducato senza che questo fosse unito alla Corona. Quando muore, nel 1514 a 37 anni, non avendo eredi maschi, una delle sue figlie (Claudia) eredita la Bretagna. Qualche mese più tardi Claudia verrà fatta sposare a Francesco 1° (01 gennaio 1515) e il Re otterrà la cessione del ducato al Delfino. L'ultimo passo verso l'annessione viene fatto nell'agosto 1532. Gli Stati Generali, riuniti a Varennes proclamano "l'unione eterna del ducato di Bretagna con la Corona di Francia".
I diritti e privilegi del ducato vengono confermati: il pagamento delle imposte deve essere approvato dagli Stati Generali, il Parlamento di Bretagna conserva la sovranità giuridica e un esercito bretone può essere mantenuto a spese delle altre province. Vannes ospiterà per 15 anni il Parlamento bretone, trasferitovi nel 1675 da Rennes.

La città è costruita ad anfiteatro in fondo al Golfo del Morbihan ed occupa il punto più elevato raggiunto dall'alta marea; risparmiata dai bombardamenti della 2a Guerra Mondiale conserva ancora l'aspetto di una città medievale nel quartiere che si stringe attorno alla Cattedrale con le sue case del 15°-17° secolo. E' capoluogo del dipartimento del Morbihan e il suo nome in bretone è Gwened. Dal 1990 è stata premiata ben 5 volte come città di medie dimensioni più dinamica di Francia.



LA CITTA' VECCHIA
Racchiusa fra le sue mura e raggruppata attorno alla Cattedrale St. Pierre, è divenuta zona pedonale.

Maison de Vannes - Casa dell'inizio del 16° secolo ornata da due busti in granito dai visi allegri. Queste figure popolari sono conosciute come "Vannes e sua moglie"; l'abitazione apparteneva probabilmente ad un certo Michel de Vannes, signore locale.

Chateau Gaillard - Palazzo privato del 15° secolo, interamente costruito in granito, che accolse per un periodo il Parlamento di Bretagna e la Corte dei Conti: Attualmente è sede del Museo Archeologico del Morbihan con le sue ricche collezioni di oggetti preistorici provenienti soprattutto dai primi scavi effettuati nei siti megalitici (collane, bracciali, asce levigate, spade e curiosi anelli-dischi dei quali non si conosce ancora il significato). Una sala racchiude oggetti d'arte di ogni tipo risalenti al 13° / 18° sec. Al 2° piano un sorprendente Gabinetto di Lavoro del 17° sec. con le sue decorazioni in legno dipinte sul tema dei "Padri del Deserto".

Casa di S. Vincenzo Ferreri - E' in questa casa, modificata nel 16° sec. che il predicatore dominicano, nato a Valencia, morì nel 1419: bell'esempio di di casa a graticcio con il suo piano terra di pietra.

La Cohue - Vasta costruzione che nel Medio Evo (13° sec.) svolgeva la doppia funzione di mercato coperto a piano terra (una serie di bancarelle vi era sistemata e i venditori ambulanti vi restarono fino al 1840) e di Palazzo di Giustizia al 1° piano (dal 1552 vi si installerà la corte di giustizia reale, chiamata Présidial). Infatti il suo nome è il termine bretone usato per designare il luogo del commercio e della legge: in francese è rimasto per indicare la folla. Dal 1675 al 1689 il Parlamento di Bretagna esiliato a Vannes vi tenne le sue sedute; fu sostituito al momento della Rivoluzione da un teatro, che vi resterà fino al 1950. La parte centrale di quest'antico mercato coperto e il portico che si apre sulla Place St. Pierre risalgono al 12° - 13° sec. L'insieme serve ormai come Museo Municipale delle Belle Arti (02 97473586), ma ospita anche esposizioni temporanee. Al 1° piano, quella che era la sala di giustizia (1550) possiede una bella intelaiatura in quercia ed ospita opere sulla Bretagna di pittori regionali del 19° e 20° sec. oltre alla Crocifissione di Eugène Delacroix (1835) ed una collezione di sculture in legno policromo provenienti dalle cappelle della zona

Cattedrale S. Pietro - Fu costruita dal 13° al 19° sec. e questo le conferisce una grande diversità di stili. La torre nord della fine del 12° e 13° sec. (vestigia di un precedente edificio romanico) con le sue strette feritoie è la parte più antica, sebbene sia sormontata da una guglia moderna. Il resto della facciata occidentale, in stile neogotico, risale al periodo dal 1865 al 1870. L'elemento più caratteristico è la cappella circolare dedicata al Santissimo Sacramento attaccata al portale nord della cattedrale: fatta costruire dal canonico Jean Daniélo nel 1536-1537 è considerata come un gioiellino di architettura rinascimentale introdotta precocemente in Bretagna.
Questa cappella absidiale rotonda accoglie la tomba e le reliquie di S. Vincenzo Ferreri oltre ad arazzi di Aubusson (del 1615 illustrano alcuni suoi miracoli e la sua canonizzazione) e alla Pala di S. Vincenzo (realizzata nel 1634). La navata unica e le 10 cappelle laterali sono state ricostruite nel 15° sec. rispettando il loro antico aspetto in stile gotico fiammeggiante. L'aspetto interno è imponente, ma le pesanti volte in pietra del 18° secolo volute da Mgr de Bertin, abbassano di 10 m l'elevazione originaria e nascondono per sempre l'antica volta in legno scolpita.
Il coro è ornato da rivestimenti in legno e stalli del 18° sec. L'altar maggiore in marmo bianco, anch'esso del 18° sec., è opera di Fossati, così come le statue dei SS Pietro e Paolo appoggiate ai pilastri della croce del transetto.

Le mura - Risalenti al 13°-16° secolo, costituiscono uno dei complessi fortificati più interessanti di Francia. Cominciate all'epoca gallo-romana ancora oggi caratterizzano il paesaggio della città. Nel 3° secolo viene costruito un castrum sulla collina di Mené: protegge una superficie di circa 5 ha, ad Ovest della città antica. Le mura saranno poi ingrandite nel corso del 14° e 15° sec. per volontà dei Duchi di Bretagna che raddoppieranno la superficie della città al loro interno. Alla fine del 16° sec. vengono costruiti quattro bastioni avanzati rispetto alla muraglia medievale per rispondere ai bisogni della moderna artiglieria. L'ultimo bastione, quello della Garenne, risale al 17° secolo. Ai piedi delle mura scorre il ruscello Marle. Il tratto superstite, fiancheggiato da torrioni cilindrici e da fossati trasformati in giardino è racchiuso tra la Porte St. Vincent (1704) a sud e la Porte Prison (15° sec.) a nord. Ne fa parte anche il Chateau de l'Hermine, di origine medievale ma ricostruito nel 1800 che si appoggia sulla recinzione voluta dai Duchi di Bretagna nel 14° sec. e si trova tra la Torre del Connétable (1400) e la Porta di Calmont. Il Parco dell'antico castello ducale è stato trasformato in giardino pubblico nel 17° secolo.

I lavatoi - Situati ai piedi delle mura e che si specchiano nella Marle, rappresentano uno degli elementi più fotografati di Vannes ma nonostante il loro aspetto antico sono stati costruiti fra il 1817 e il 1821. Sono composti da una galleria, coperta da un tetto d'ardesia che segue la curva del torrente e un piano con facciata a travi di legno. Sotto questa tettoia prendevano posto le numerose lavandaie di Vannes; il numero elevato di comignoli indica la posizione delle lavanderie. Una chiusa permette di regolare il livello dell'acqua e dal 1949 i lavatoi sono proprietà della città.


Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu