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Sarlat, cuore del Perigord Noir
Sarlat - Francia - Francia sud-occidentale

Sarlat, cuore del Perigord Noir
La città è conosciuta per aver la più alta densità di munumenti storici classificati o iscritti all'inventario supplementare. Passeggiando nelle stradine della città medievale si scoprono numerosi Palazzi Privati: Hôtel Plamon, de Gisson, de Grezel, de Vassal, de Vienne o de Maleville. Il più celebre di questi edifici è tuttavia quello in cui il 1° novembre 1530 nacque Etienne de la Boëtie, grande amico di Montaigne e autore del "Discorso della servitù volontaria". Da vedere anche il Présidial, la Tour du Bourreau.
Sarlat è rannicchiata in u na valle scavata dalla Cuze, modesto affluente della Dordogna. Sui fianchi, essa è dominata da alte coline che qui vengono chiamate Pechs (leggere "pek"). Da più di 1000 anni, Sarlat si è sviluppata attorno ad un'importante Abbazia Bendettina ricostruita in epoca romanica nel 12° secolo,eretta a vescovado nel 14° secolo. La città di consoli, nobili e mercanti divenne quella dei giuristi e degli uomini di chiesa che attorniano il vescovato.

Dopo le Guerre dei Cent'Anni, di Religione e la Fronda, svoltesi dal 14° al 17° secolo, la città ritrova il suo periodo d'oro grazie alla nobiltà togata, alti magistrati che amministravano la giustizia al Présidial. Essi abbellirono Sarlat con le loro nuove dimore munite di una torre, simbolo di nobiltà. Fu anche l'epoca degli Umanisti: La Boétie vi nacque e fu iniziato ben presto allo spirito rinascimentale. Jean Tarde, braccio destro del vescovo incontrò Galileo a Firenze e restò in contatto con lui per condurre i suoi esperimenti astronomici. Fénelon, precettore del delfino, fu ordinato prete a Sarlat, da suo zio, vescovo della diocesi.

Più vicno a noi la Creazione del Festival dei Giochi Teatrali nel 1952 dà un nuovo slancio alla città. Alcune personalità presero coscienza dell'interesse del suo patrimonio, ricosperto da personaggi dello spettacolo e del cinema. Sarlat fu la prima città ad applicare la «legge Malraux» votata nel 1962 per riabilitare i centri storici, i «settori salvaguardati»: fu un secondo rinascimento; in seguto è stato creato anche un Festival del Film per i futuri cineasti e tecnici.



Fonte: Franca Fanti