Grasse
Tra Mediterraneo e Alpi del sud, la graziosa città medievale di Grasse è addossata alla montagna a 350 m di altitudine. Il luogo è piacevole, il clima dolce e il dedalo di viuzze strette e pittoresche del centro storico incita al passeggio in un insieme architettonico che coniuga elementi genovesi e provenzali. Grasse è classificata "Città d'Arte" in quanto associa bellezze naturali a interesse storico; è anche mondialmente conosciuta nel campo della profumeria, nata dall'associazione di numerosi fattori. Una cartolina antica cita: "Grasse città del riposo, dei fiori e dei profumi", un'altra mostra una dama in relax, confortevolmente allungata su uno sdraio mentre contempla un paesaggio lontano che rappresenta la città di Grasse e l'entroterra della Costa Azzurra. Vi sono tantissime riproduzioni di queste cartoline e locandine storiche e tutte vantano la ricca natura e la posizione privilegiata che hanno fatto della capitale della ! profumeria un luogo di soggiorno invernale celebre nel mondo intero nel 19° secolo. La città è anche il punto di partenza per escursioni di ogni tipo, nell'Haut Pays Provenzale, sulle tracce di Napoleone, lungo il litorale verso Cannes, Nizza e Monaco o verso le coste del Var e l'Haut Pays del Var.
L’attività della capitale mondiale dei profumi non si limita al milione di visitatori accolti ogni anno, ma è anche basata su una trentina di fabbriche di profumi ed aromi che spediscono la loro produzione nel mondo intero. Si tratta di una città commerciale agiata, volta alle relazioni internazionali, anche se in bssa stagione nelle strette stradine del centro sembra di tornare indietro al Medioevo. Qui giungono da ogni parte del globo le materie prime che servono alla crezione e preparazione dei prodotti di lusso, ma a Grasse si dimentica presto la vocazione industriale della città circondati dal suo patrimonio e dall'o! nnipresenza del profumo dei suoi fiori simbolo (gelsomino e rosa centifolia), celebrati ogni anno in due grandi manifestazioni: in maggio Expo Rose (30 000 rose arrivano dalla Francia e dall'Italia per una festa che dura 4 gg) e in agosto la Festa del Gelsomino (con sfilata dei carri e provvidenziali docce con l'acqua ricavata da questo fiore). Vi sono tre profumerie aperte al pubblico e visitate da tantissimi turisti, in cui viene spiegata la tecnica della fabbricazione del profumo. Inoltre il Museo internazionale del profumo aperto nel 1989 ripercorre 4000 anni di storia della profumeria alla quale la città di Grasse ha largamente contribuito. La storia è stata particolarmente generosa con Grasse, la sorellina di Genova, una pittoresca città di influenza italiana. Costruite quasi tutte nel Medioevo le case possiedono spesso facciate restaurate del 17° e 18° secolo; sulla Place aux Aires, abbelita da portici, in cui un tempo i conciatori stendevano le loro pelli oggi troviamo bancarelle di fiori e spezie. Oltre ai monumenti pi 'f9 conosciuti fra cui la Cattedrale Notre-Dame du puy con i suoi quadri di Rubens, Fragonard e Bréa e i principali Musei, interessante l'antico Casino in stile "Belle Epoque" interamente resaturato e rimodernato per diventare un centro congressi che accoglie anche esposizioni temporanee (nell'edificio e sulla Place de la Foux si trouva un distaccamento dell'OT). La città di Grasse ha la più bassa età media del dipartimento delle Alpi Marittime e propone ai villeggianti come ai residenti attività sportive tipo equitazione, golf e tennis. Dal 1995 è gemellata con Carrara.
Chiesa di San Michele la sua costruzione comincia nel 1640, sotto il regno di Honoré II, e viene consacrata nel 1675. All'origin! e, il campanile non esisteva e la facciata era una semplice parete a trompe l'oeil. Il campanile fu costruito nel 18° secolo e la facciata attuale realizzata nel 1819 in stile barocco. ll Sagrato di San Michele è caratterizzato da mosaici realizzati con piccoli sassi bianchi e grigi e che rappresentano lo stemma dei Grimaldi. La cappella dei Penitenti Bianchi, costruita nel 1687 dal principe Louis I°, presenta una facciata più decorata con ghirlande di fiori e cornici. La Roccaforte fu edificata nel 1636-1639 da Honoré II° di Monaco per difendere la città: vi accedeva grazie ad un ponte mobile di legno. Nel 19° secolo fu trasformata in magazzino per il sale e durante l'ultima guerra in prigione; poi nel 1957 il pittore Jean Cocteau la restaurò per esporvi le sue opere. Il Museo J. Cocteau si trova in uno dei bastioni del porto, conserva mosaici e dipinti dell’artista.
Fonte: Franca Fanti