Il Castello Viscontale
Una parte delle sue fondamenta riposa su una "domus" (1° secolo a.C.) e molto presto questo luogo diviene centro del potere. Il Castello fu eretto all'inizio del 12° secolo da Bernard Aton de Trencavel ed era originariamente il palazzo dei Visconti di Carcassonne. Di quel primo castello resta oggi solo una parte del torrione: era addossato alla cinta muraria gallo-romana e fu trasformato in Cittadella solo dopo l'annessione di Carcassonne al Regno di Francia nel 1226. Dall'epoca di Luigi IX un immenso fossato ed un grande barbacane semicircolare lo proteggono e ne fanno una vera e propria fortezza interna. Conobbe numerose trasformazioni nel corso dei secoli, le più importanti delle quali avvennero nel 1229 quando divenne la sede di un Siniscalcato. Dal 1240 al 1250 fu intrapresa la costruzione della cinta muraria per fortificarlo: questa cinta si compone di un muro, di torri rotonde, del castelletto d'ingresso, di un barbacane e dell'ampio fossato. Vi si accede mediante il Barbacane dell'Est di forma semicircolare e un ampio fossato scavalcato da un ponte di pietra (un tempo questo terminava probabilmente con una passerella di legno munita di una parte mobile). Le Torri Gemelle della Porta dell'Est inquadrano un passaggio protetto da un doppio sistema difensivo: doppia serie di caditoie (feritoie in aggetto al di sopra di una porta: piuttosto larghe precedevano la saracinesca e permettevano di colpire il nemico che avesse tentato di forzarla), una saracinesca metallica e imposte in legno. Il Castelletto che sovrasta le torri ospitava appunto i meccanismi per il funzionamento di questi sistemi difensivi (a due piani diversi). All'interno del primo cortile del castello è stata ricostruita una parte delle piombatoie (gallerie in legno in aggetto poste in cima alle mura. Si potevano gettare proiettili sui nemici dalle botole aperte nel pavimento). Questo cortile deve essere immaginato meno spazioso di quanto sia ora; due platani hanno sostituito l'olmo dell'epoca feudale. Il cortile è delimitato a sud e ad ovest dal duplice corpo del Castello adibito ad alloggi. Nel 12° seoclo l'alzata comprendeva un un pianterreno ed un piano dotato di strette aperture e sormontato da un parapetto merlato, di cui si distingue ancora il tracciato sulla parete del torrione. Il secondo piano, rischiarato da finestre gotiche è stato aggiunto alla metà del 13° secolo.
Sul lato nord alcuni cartelli ricordano la Cappella di Santa Maria costruita verso il 1150 e distrutta nel 18° secolo. Se aperte si può accedere alle vestigia della chiesa median! te una scala posta nella Torre del Dégré; in questo sottosuolo si trovano anche i resti di una bella dimora gallo-romana. I diversi corpi d'alloggi sono stati più volte modificati e restaurati e non conosciamo l'utilizzo esatto delle stanze del Castello all'epoca feudale. Al primo piano la boutique e l'accoglienza al pubblico si trovano in quella che viene chiamata "Sala delle Guardie" (ma di cui si ignora l'utilizzo). Una serie di sale una dietro all'altra forma l'ala ovest avente la triplice funzione di alloggio, postazione difensiva sul lato ovest del Castello e cinta muraria interna della Cittadella. La "Sala Rotonda" (forse cosi denominata per la sua volta a tutto sesto) ha conservato una parte della decorazione medievale: un affresco che evoca un combattimento fra Franchi e Saraceni (possibile allusione alle battaglie di Bernard Aton Trencavel in Terra Santa e in Spagna). Le altre sale accolgono un Museo Lapidario che permette di ripercorrere la storia di Carcassonne e della Regione fin dall'epoca romana. Un secondo cortile, detto cortile del Mezzogiorno, è delimitato dalla cinta difensiva del Castello e a ovest dalla Torre Pinta, costruita su fondamenta romane era al tempo stesso torre di osservazione militare e emblema di potenza. Le basi dei pilastri, le pietre poste nei muri per sostenere il peso di una volta, il camino e la finestra a mezza altezza del muro sono indizi dell'esistenza di una vasta sala che che dal 13° al 15° secolo occupava praticamente tutto lo spazio del cortile. Essa fu distrutta a vantaggio di una migliore illuminazione dell'ala sud del Castello. Tutta la parte occidentale del castello poggia sulle mura del 4° secolo e si può distinguere a sinistra della Torre Pinta una porticina antica oggi murata (riconoscibile per le grandi pietre squadrate che ne formano gli stipiti e l'architrave).
Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu