SCHEDA DESTINAZIONE
St. Malo
Bretagna - Francia - Francia nord-ovest
St. Malo
St. Malo è stata costruita su un promontorio roccioso nell'estuario del fiume Rance, si tratta di un importante porto peschereccio, mercantile e turistico, con quattro bacini galleggianti, numerosi moli per le imbarcazioni da diporto e due stazioni marittime che assicurano collegamenti quotidiani con l'Inghilterra e le isole Anglo-Normanne della Manica (Jersey e Guernesey, paradisi fiscali a lungo contesi fra Francia e Inghilterra e ora apprezzate località turistiche). Le spiagge attorno alla città nata dalla fusione dei villaggi di St. Malo, St. Servan-s/Mer, Paramé et Rothéneuf, ne hanno fatto anche un frequentato centro balneare.
La leggenda di St. Malo
Il monaco gallese McLow, partito da Lancarvan nel 6° secolo con i suoi discepoli si fermò nella regione di Alet per portarvi la fede. Sull'Ile de Cézembre, dove fece la prima sosta sconfisse un drago e fu accolto con onori dal monaco Festivus. In seguito divenne vescovo della città di Alet che poi si trasformerà in St. Malo dal nome del monaco gallese, seppure un po' trasformato in lingua bretone. McLow morì a Saintes e da lì nell'8° secolo, per grazia del re Childebert III, una delegazione di religiosi riportò in città come reliquie la mano e la testa dell'antico vescovo.
La città dei Corsari
Un corsaro non è un pirata: non l'impiccagione, ma prestigiose onoreficenze spettavano a questi coraggiosi marinai che avevano ricevuto dal Re la "lettera di corsa", ossia l'autorizzazione ad attaccare navi mercantili nemiche. La tutela del regno si conciliava così con la salvaguardia degli interessi commerciali di St. Malo, facendo confluire nella figura del corsaro quella del militare, del commerciante e del navigatore. Il pirata era colui che attaccava i vascelli tenendosi tutto il bottino, il corsaro invece attaccava navi nemiche per ordine del Re di Francia: al Re spettava il grosso del bottino e il corsaro percepiva solo una percentuale.
René Duguay Trouin (1673-1736) Il più celebre corsaro (si può vedere la sua statua sul bastione St.Louis, nella quale è raffigurato con parrucchino e abito di corte) di Luigi XIV, si distinse durante le guerre contro l'Inghilterra e l'Olanda. Figlio di un ricco armatore fu imbarcato a 16 anni su una nave corsara per mettere fine ad una giovinezza burrascosa. A 24 anni viene integrato nella Marina Reale con il grado di capitano di fregata. Dopo aver conquistato nel 1711 il porto di Rio de Janeiro fu nominato capo-squadriglia (nel 1715), poi luogotenente generale nel 1728; ricevette dal Re anche un titolo nobiliare. Morì a Parigi ma i suoi resti furono in seguito trasferiti nella Cattedrale St. Vincent di St Malo.
Robert Surcouf (1773-1827) Rispondendo alla chiamata del mare, cominciò molto giovane una carriera ricca di favolosi exploits, che si svolse sotto il Consolato, ma soprattutto nel periodo Imperiale e lo portò a catturare numerose navi inglesi. Egli fu inizialmente un negriero, poi un corsaro ed accumulò un'enorme ricchezza che gli consentì di andare in pensione con largo anticipo (a 36 anni). Si dedicò poi alla formazione di altri corsari e divenne un grande armatore, continuando così ad accrescere la sua fortuna. E' sepolto nel cimitero di St. Malo.
I BASTIONI DI ST MALO
Iniziati nel 12° sec ma ingranditi e rinforzati fino al 18° sec, uscirono intatti dai bombardamenti del 1944, e oggi costituiscono una piacevolissima passeggiata che permette di cogliere scorci dell'abitato e ampi panorami sul mare.
Si sale dalla Porta St. Vincent (eretta nel 1708 e sovrastata da due scudi in legno con gli stemmi di St. Malo e della Bretagna), vicina al Castello dei Duchi di Bretagna (attuale sede del Municipio e di un museo storico) e si va verso la Grande Porte (con la sua architettura militare del 15° sec è formata da due torri e da una piattaforma che difendeva il porto. Un tempo era la principale via d'accesso alla città. La statua in calcare policromo che la sovrasta (N.-D. du Bon Secours) risale al 15° sec. ed è considerata miracolosa in quanto arrestò un grande incendio nel 1661). Una volta passata la Grande Porte la vista si sviluppa sullo stretto istmo che collega la città vecchia ai suoi sobborghi, al bacino del porto e più lontano a St. Servan.
Le mura costeggiano poi le case dei ricchi armatori di St. Malo: due di esse sono rimaste intatte nelle vicinanze del Bastione St. Louis e precedono una successione di muri e facciate che furono rimontati pietra dopo pietra (infatti questo bell'insieme di tetti, camini, case è stato interamente ricostruito a partire dal febbraio 1946). La vista si sviluppa sull'avamporto, sulla roccia di Alet (su cui si innalza il Fort de la Cité: costruito nel 1759 fu utilizzato e trasformato dai Tedeschi durante l'utlima guerra. Attorno al cortile interno vi è una serie di blockhaus uniti da quasi 2 km di gallerie sotterranee), sull'estuario della Rance, e su Dinard (con la spiaggia del Priorato e la punta della Viscontea).
Sul Bastione St. Louis si vede la statua di René Duguay-Trouin. A destra della punta del Moulinet si scorge in parte la grande spiaggia di Dinard; si distingue anche la punta dell'Etété (decapitato) che separa Dinard da St. Lunaire, l'isola di Ebihens, la punta di St. Cast e Cap-Fréhel. Più vicina c'è l'isola Harbour e davanti alla "piscina di mare", (che si riempie e si svuota a seconda del fenomeno delle maree) ci sono l'isolotto del Grand-Bé (ha forma piatta ed è il più vicino alla costa.
Qui riposa lo scrittore François-René de Chateaubriand: la sua tomba si trova verso il largo ed è una semplice pietra senza nome, sormontata da una pesante croce in granito. L'isola si raggiunge a marea bassa con una camminata di circa 45 mn, uscendo dalla Porte des Champs Vauverts e attraversando la spiaggia fino a raggiungere il sentiero che conduce all'isola) e quello del Petit-Bé (più indietro rispetto al Grand-Bé: possiede una bella fortezza, costruita dal 1693 da Sébastien Vauban.
Si può raggiungere a piedi o in battello dal Grand-Bé); sullo sfondo l'isola di Cézembre e il Forte de la Conchée. Sul Bastion de la Hollande si trova la statua di Jacques Cartier. Dopo aver costeggiato le costruzioni della Scuola nazionale della marina mercantile, si vede il Fort National (eretto nel 1689 su uno scoglio di fronte alla spiaggia dell'Eventail e raggiungibile a piedi con la bassa marea.
Inizialmente si chiamava "Fort Royal", poi dal 1789 "Fort National" e in seguito proprietà privata. Faceva parte del sistema difensivo fortificato voluto da Vauban per proteggere la città dai progressi che l'artiglieria aveva compiuto nel 17° sec.
E' in granito di Chausey e la visita guidata presenta il grande deposito di munizioni ed evoca le storiche battaglie ed i loro personaggi. Si parla del famoso duello che oppose Surcouf a 12 avversari: egli risparmiò l'ultimo perchè testimoniasse la sua prodezza !!). Oltre a questo la grande curva che unisce St. Malo alla punta della Varde, con la distesa delle spiagge di Paramé, di Rochebonne e del Minihic.
Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu
St. Malo
St. Malo è stata costruita su un promontorio roccioso nell'estuario del fiume Rance, si tratta di un importante porto peschereccio, mercantile e turistico, con quattro bacini galleggianti, numerosi moli per le imbarcazioni da diporto e due stazioni marittime che assicurano collegamenti quotidiani con l'Inghilterra e le isole Anglo-Normanne della Manica (Jersey e Guernesey, paradisi fiscali a lungo contesi fra Francia e Inghilterra e ora apprezzate località turistiche). Le spiagge attorno alla città nata dalla fusione dei villaggi di St. Malo, St. Servan-s/Mer, Paramé et Rothéneuf, ne hanno fatto anche un frequentato centro balneare.
La leggenda di St. Malo
Il monaco gallese McLow, partito da Lancarvan nel 6° secolo con i suoi discepoli si fermò nella regione di Alet per portarvi la fede. Sull'Ile de Cézembre, dove fece la prima sosta sconfisse un drago e fu accolto con onori dal monaco Festivus. In seguito divenne vescovo della città di Alet che poi si trasformerà in St. Malo dal nome del monaco gallese, seppure un po' trasformato in lingua bretone. McLow morì a Saintes e da lì nell'8° secolo, per grazia del re Childebert III, una delegazione di religiosi riportò in città come reliquie la mano e la testa dell'antico vescovo.
La città dei Corsari
Un corsaro non è un pirata: non l'impiccagione, ma prestigiose onoreficenze spettavano a questi coraggiosi marinai che avevano ricevuto dal Re la "lettera di corsa", ossia l'autorizzazione ad attaccare navi mercantili nemiche. La tutela del regno si conciliava così con la salvaguardia degli interessi commerciali di St. Malo, facendo confluire nella figura del corsaro quella del militare, del commerciante e del navigatore. Il pirata era colui che attaccava i vascelli tenendosi tutto il bottino, il corsaro invece attaccava navi nemiche per ordine del Re di Francia: al Re spettava il grosso del bottino e il corsaro percepiva solo una percentuale.
René Duguay Trouin (1673-1736) Il più celebre corsaro (si può vedere la sua statua sul bastione St.Louis, nella quale è raffigurato con parrucchino e abito di corte) di Luigi XIV, si distinse durante le guerre contro l'Inghilterra e l'Olanda. Figlio di un ricco armatore fu imbarcato a 16 anni su una nave corsara per mettere fine ad una giovinezza burrascosa. A 24 anni viene integrato nella Marina Reale con il grado di capitano di fregata. Dopo aver conquistato nel 1711 il porto di Rio de Janeiro fu nominato capo-squadriglia (nel 1715), poi luogotenente generale nel 1728; ricevette dal Re anche un titolo nobiliare. Morì a Parigi ma i suoi resti furono in seguito trasferiti nella Cattedrale St. Vincent di St Malo.
Robert Surcouf (1773-1827) Rispondendo alla chiamata del mare, cominciò molto giovane una carriera ricca di favolosi exploits, che si svolse sotto il Consolato, ma soprattutto nel periodo Imperiale e lo portò a catturare numerose navi inglesi. Egli fu inizialmente un negriero, poi un corsaro ed accumulò un'enorme ricchezza che gli consentì di andare in pensione con largo anticipo (a 36 anni). Si dedicò poi alla formazione di altri corsari e divenne un grande armatore, continuando così ad accrescere la sua fortuna. E' sepolto nel cimitero di St. Malo.
I BASTIONI DI ST MALO
Iniziati nel 12° sec ma ingranditi e rinforzati fino al 18° sec, uscirono intatti dai bombardamenti del 1944, e oggi costituiscono una piacevolissima passeggiata che permette di cogliere scorci dell'abitato e ampi panorami sul mare.
Si sale dalla Porta St. Vincent (eretta nel 1708 e sovrastata da due scudi in legno con gli stemmi di St. Malo e della Bretagna), vicina al Castello dei Duchi di Bretagna (attuale sede del Municipio e di un museo storico) e si va verso la Grande Porte (con la sua architettura militare del 15° sec è formata da due torri e da una piattaforma che difendeva il porto. Un tempo era la principale via d'accesso alla città. La statua in calcare policromo che la sovrasta (N.-D. du Bon Secours) risale al 15° sec. ed è considerata miracolosa in quanto arrestò un grande incendio nel 1661). Una volta passata la Grande Porte la vista si sviluppa sullo stretto istmo che collega la città vecchia ai suoi sobborghi, al bacino del porto e più lontano a St. Servan.
Le mura costeggiano poi le case dei ricchi armatori di St. Malo: due di esse sono rimaste intatte nelle vicinanze del Bastione St. Louis e precedono una successione di muri e facciate che furono rimontati pietra dopo pietra (infatti questo bell'insieme di tetti, camini, case è stato interamente ricostruito a partire dal febbraio 1946). La vista si sviluppa sull'avamporto, sulla roccia di Alet (su cui si innalza il Fort de la Cité: costruito nel 1759 fu utilizzato e trasformato dai Tedeschi durante l'utlima guerra. Attorno al cortile interno vi è una serie di blockhaus uniti da quasi 2 km di gallerie sotterranee), sull'estuario della Rance, e su Dinard (con la spiaggia del Priorato e la punta della Viscontea).
Sul Bastione St. Louis si vede la statua di René Duguay-Trouin. A destra della punta del Moulinet si scorge in parte la grande spiaggia di Dinard; si distingue anche la punta dell'Etété (decapitato) che separa Dinard da St. Lunaire, l'isola di Ebihens, la punta di St. Cast e Cap-Fréhel. Più vicina c'è l'isola Harbour e davanti alla "piscina di mare", (che si riempie e si svuota a seconda del fenomeno delle maree) ci sono l'isolotto del Grand-Bé (ha forma piatta ed è il più vicino alla costa.
Qui riposa lo scrittore François-René de Chateaubriand: la sua tomba si trova verso il largo ed è una semplice pietra senza nome, sormontata da una pesante croce in granito. L'isola si raggiunge a marea bassa con una camminata di circa 45 mn, uscendo dalla Porte des Champs Vauverts e attraversando la spiaggia fino a raggiungere il sentiero che conduce all'isola) e quello del Petit-Bé (più indietro rispetto al Grand-Bé: possiede una bella fortezza, costruita dal 1693 da Sébastien Vauban.
Si può raggiungere a piedi o in battello dal Grand-Bé); sullo sfondo l'isola di Cézembre e il Forte de la Conchée. Sul Bastion de la Hollande si trova la statua di Jacques Cartier. Dopo aver costeggiato le costruzioni della Scuola nazionale della marina mercantile, si vede il Fort National (eretto nel 1689 su uno scoglio di fronte alla spiaggia dell'Eventail e raggiungibile a piedi con la bassa marea.
Inizialmente si chiamava "Fort Royal", poi dal 1789 "Fort National" e in seguito proprietà privata. Faceva parte del sistema difensivo fortificato voluto da Vauban per proteggere la città dai progressi che l'artiglieria aveva compiuto nel 17° sec.
E' in granito di Chausey e la visita guidata presenta il grande deposito di munizioni ed evoca le storiche battaglie ed i loro personaggi. Si parla del famoso duello che oppose Surcouf a 12 avversari: egli risparmiò l'ultimo perchè testimoniasse la sua prodezza !!). Oltre a questo la grande curva che unisce St. Malo alla punta della Varde, con la distesa delle spiagge di Paramé, di Rochebonne e del Minihic.
Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu
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