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Un po' di storia di Genova
Genova - Italia - Liguria

Un po' di storia di Genova
Il destino marinaro di Genova determinato dalla sua posizione geografica si delinea fin dagli inizi della sua storia. Fu fondata dai Liguri, intrecciò intensi commerci con altri popoli mediterranei quali greci, etruschi, fenici, celti.
Le sue relazioni con Roma risalgono ai tempi delle guerre puniche in cui si schierò al fianco dei romani e per questo fu poi punita dal cartaginese Magone che prese la città nel 205 a.C. e la distrusse.
La città rinacque tre anni dopo per merito dei romani che riedificarono la città, ne ingrandirono il porto e la dotarono di una cinta muraria.
Rimasta indipendente, anche dopo le invasioni barbariche, per aver offerto asilo politico ai profughi lombardi e al vescovo di Milano, Genova fu conquistata e distrutta dal longobardo Rotari nel 641 e in seguito (773) fece parte dell'impero di Carlo Magno, sempre godendo di notevoli privilegi.
Normanni e Saraceni ebbero spesso mire sull'importante porto ligure e questi ultimi attaccarono la città in forze. Genova riuscì a scacciare gli invasori ma questi tornarono con una flotta ancora più imponente due anni dopo, nel 936, ed ebbero la meglio saccheggiando la città.
La potenza navale e coloniale di Genova ha inizio con la partecipazione alle Crociate in Terrasanta, spinta anche dal desiderio di conquistare nuovi mercati in Oriente. Guidava i genovesi Guglielmo Embriaco (1099) che contribuì all'espugnazione di Gerusalemme. Queste spedizioni, ben 8 in tredici anni, produssero per Genova grandi ricchezze, colonie e basi commerciali ma anche attriti, rivalità e guerre con Pisa per il possesso della Corsica e della Sardegna e con Venezia per il monopolio dei commerci con l'Oriente.
Se è nel XII° e XIII° secolo che la potenza di Genova cresce enormemente è però il Cinquecento "il secolo dei genovesi". Tutto comincio quando nel 1528 Andrea Doria, detto "il Principe", stanco di servire la Francia, che aveva allora la sovranità su Genova, si appoggiò all'imperatore Carlo V, allestì una flotta di dodici galee e conquistò la sua città.
Da quel momento iniziò un periodo di grande splendore e ricchezza per "la superba", anche grazie a una ritrovata tranquillità politica e all'eliminazione delle numerose fazioni avverse che da tempo si contendevano il potere.
Praticamente da allora fino al 1797, anno della definitiva caduta della Repubblica, Genova conobbe il periodo del suo massimo splendore.
La città si abbellì di straordinari edifici e di opere d'arte di grande valore. Vi lavorarono artisti come Pierin del Vaga, Galeazzo Alessi, Luca Cambiaso e Rubens. Venne edificata l'ultima e più possente cinta muraria progettata fra gli altri da Ansaldo de Mari e G.B. Baliani.
Caduta nel 1815 sotto il potere del Regno di Sardegna Genova divenne un luogo fondamentale nella storia del Risorgimento. Fu nella città che conversero protagonisti di quella stagione come Giuseppe Mazzini, Garibaldi, Mameli, Bixio Pisacane. Così la città entrò nella storia dell'Italia unita.


Fonte: Redazione