SCHEDA DESTINAZIONE
Una visita a Eze
Eze - Francia - Francia meridionale

Una visita a Eze
La Place du Planet
Ospita nel suo centro un albicocco e un albero del Giappone oltre ad una fontana, indispensabile per un villaggio con problemi di approvvigionamento idrico. Infatti Eze ha a lungo soffeto della mancanza d'acqua e fino a tempi abbastanza recenti i suoi abitanti dovevano andare a prenderla in una delle due cisterne della città oppure ad una fontana situata ai piedi del villaggio fortificato. Nel 1930 Samule Barlow, compositore americano stabilitosi a Eze, donò al villaggio questa fontana proveniente dall'Italia: l'acqua veniva prelevata nel canale della Bassa Cornche a Eze-Bord de Mer e inviata al villaggio tramite una pompa. Gli abitanti di Eze ebbero l'acqua corrente nelle loro case solo nel 1952.

Porte de la Poterne
Una doppia porta fortificata del 14° secolo (Porte de la Poterne) con feritoie e cammino di ronda ci introduce oltre che nel cuore del borgo, in un'atmosfera irreale nella quale case e rocce si confondono per via dell'identico colore della pietra. Le stradine strette, con volte o scalette, ospitano case ben restaurate decorate con fiori o trasformate in negozi di souvenirs.

Chiesa S. Maria Assunta e la Cappella dei Penitenti Bianchi
La Chiesa S. Maria Assunta fu ricostruita fra il 1764 e il 1778 dall'architetto italiano Spinelli con le sovvenzioni del Duca Carlo Emanuele III, al posto di una chiesa precedente ormai in rovina. Essa presenta una facciata classica ornata da due pilastri corinzi con ghirlande di fiori e al centro un "occhio di bue". In origine lo stemma del Re di Sardegna e un dipinto si S. Maria Assunta davano risalto alla facciata. Il campanile quadrato e a due piani è visibile da lontano. L'interno ad una sola navata fiancheggiata da cappelle laterali gioca sugli effetti teatrali propri del barocco. L'architetto unifica il volume interno mediantel'impiego di due cornici in finto marmo, separa lo spazio sacro con con una rco trionfale dai capitelli corinzi ricoperti di foglia d'oro. La volta è decorata di celeste e popolata di putti. La Chiesa racchiude una bella statua dell'Assunzione (18° secolo) attribuita a Muerto e fonti battesimali con stemmi ! nobiliari risalenti al 15° secolo.

La Cappella dei Penitenti Bianchi è chiusa al pubblico ma visibile attraverso un cancello. All'esterno è modesta, con i suoi pannelli smaltati, ma l'interno dell'edificio risalente al 14° secolo è riccamente decorato. Ospita una "Crocifissione della scuola nizzarda" (a sinistra) e un curioso "Crocifisso catalano" del 1258 con la testa diritta e sorridente, posto sull'Altar Maggiore. Esso è attorniato da un "ciborio" del 16° secolo in mogano e da una "Madonna delle Foreste" del 14° secolo (cosi chiamata perchè Gesù tiene in mano una pigna). Su un pilastro della tribuna, un "crocifisso in legno" del 16°s.



Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu