SCHEDA DESTINAZIONE
Cattedrale St Etienne
Bourges - Francia - Francia centrale

Cattedrale St Etienne
Costruita tra il 1195 e il 1269, su progetto elaborato dall'Arcivescovo Henri de Sully, è forse il più bel prodotto del gotico francese oltre che una delle più imponenti chiese vescovili europee. Contemporanea di quella di Chartres appare come la prima grande costruzione gotica del Berry.
La purezza e l'eleganza della sua architettura sono opera di un "architetto" di talento: il Maestro di Bourges; oltre che per le sue dimensioni eccezionali si distingue per la ricchezza delle sue vetrate medievali e rinascimentali.
L’esterno della cattedrale è veramente imponente con oltre 30 contrafforti da cui partono a congiungersi col corpo centrale gli elegantissimi archi rampanti a duplice volta. La facciata occidentale è molto ampia (55 m di larghezza) ed è compresa fra due imponenti torri campanarie asimmetriche. Le torri risalgono all'inizio del 12° secolo ed hanno subito alcuni danni dovuti all'abbasamento delle fondamenta: malgrado i lavori di restauro la torre nord crollò nel 1506.

Furono necessari trent'anni di restauri e ricostruzioni: la nuova torre deve il suo nome alla natura del suo finanziamento: furono accordate dispense dal digiuno a coloro che versavano soldi per edificarla. La torre più bassa posta sulla destra di chi guarda (torre sud) è la Tour Sourde (non sono chiare le origini del nome), mentre l’altra è la Tour de Beurre. Dall'alto della terrazza di quest'ultima si può ammirare un magnifico panorama sulla città e i dintorni. I portali sono 5, tutti diseguali fra loro, ospitano ognuno due porte e sono sormontati da cuspidi. Il primo portale è dedicato a S. Guglielmo, arcivescovo e patrono di Bourges (nel timpano sono rappresentate scene di vita e miracoli del santo), il successivo alla Vergine (morte, ascensione e incoronazione di Maria), il terzo portale è quello principale e il più maestoso (fasi dal giudizio universale), il quarto a S. Stefano (momenti del martirio), l’ultimo a S. Ursino fondatore della Chiesa di Bourges (scene della leggenda del santo).



Fonte: Franca Fanti