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Provenza, una regione di storia e colori
Provenza - Francia - Francia sudorientale

Provenza, una regione di storia e colori
Regione della Francia sudorientale, comprendente i dipartimenti di Alpes-de-Haute-Provence, Var, Bouches-du-Rhône e parte dei dipartimenti di Vaucluse e Alpes-Maritimes. È delimitata a est dall'Italia, a sud dal mar Mediterraneo e a ovest dal fiume Rodano. A esclusione delle aree montuose dell'interno, la Provenza ha un clima mediterraneo che favorisce la crescita di lavande, viti, frutteti, ulivi e gelsi. Il litorale comprende la Costa Azzurra, la Camargue e i porti di Marsiglia e Tolone. Gli odierni abitanti della Provenza conservano una propria lingua e un distinto carattere regionale. Fa parte della Regione amministrativa: PACA che si estende per 31.400 kmq e ha una popolazione di 4.450.000 abitanti, con capoluogo Marsiglia. Si possono distinguere 3 tipi di Provenza: La Provenza rodanese (Crau, Comtat Venaissin, Tricastin) in cui le pianure sono coperte d'alberi da frutto e vigneti e comprende la Camargue, la Provenza litoranea che si estende dalla Costa Blù alla Costa Azzurra passando dalle Calanques, la Penisola di Giens e l'Estérel. e la Provenza dell'entroterra con i suoi altopiani blù di lavanda (Altopiani di Albion e Valensole), le sue montagne (Lubéron, Mont Ventoux e, più indietro, Baronnes)
Nel Midi della Francia si risentono le fortissime influenze mediterranee: a cominciare dalle vaste vestigia dei 6 secoli di occupazione romana alle tradizionali coltivazioni del grano, della vite e dell'olivo, che si alternano ai resti della foresta naturale (lecci, pini) e alle sterili ma aromatiche distese della "Garrigue" (= ecosistema di transizione tra ambienti aperti (lande, prati) e ambienti chiusi (querceti, pinete) ed occupa distese molto vaste. Il suolo calcareo e l'esposizione le conferiscono una grande varietà biologica in cui predominano piante ed animali capaci di adattarsi ad un ambiente arido. Le pianure sono fiancheggiate da colline calcaree fra cui le pittoresche ALPILLES, l'aspra catena del LUBERON e l'altopiano del VAUCLUSE, caratterizzato da gole e strapiombi.
Abitazioni tradizionali
Nelle fertili pianure provenzali sorgono i MAS, fattorie dal tetto spiovente di tegole curve, protette dal sole cocente da muri in pietra con poche finestre. Si tratta solitamente di una costruzione rurale rettangolare cieca a N e N/O per difendersi dal mistral e dotata di spessi muri in pietra al primo piano e muri di ciottoli al pianterreno che garantiscono una piacevole frescura. Solitamente è fatta con pietra a vista ed ospita sotto uno stesso tetto sia gli alloggi principali che le dépendances. La sala (cucina) si apre sul cortile ed è la stanza principale, anche se di modeste dimensioni. E' formata da un lavabo, un camino e una stufa e da mobili vari. Il piano terra ospita anche la cantina, la stalla per le pecore, la scuderia, il forno per il pane e una cisterna, oltre ad una dispensa dove si conservano gli insaccati e i prodotti dei raccolti. Il primo piano ospita le stanze da letto e il granaio (nel quale si poteva trovare la stanza per l'allevamento dei bachi da seta, la piccionaia e il deposito di granaglie vero e proprio). In certi casi alcune di queste stanze possono trovarsi in costruzioni annesse al corpo centrale: la pianta tipo può infatti variare secondo l'importanza della fattoria, la zona e il suo indirizzo agricolo.
In Camargue le abitazioni tradizionali sono le CABANES con struttura in legno su cui sono fissati fasci di giunco. La sua forma, che da rettangolare sul davanti diventa arrotondata sul retro le consente di resistere al vento. Oggi talvolta il cemento ha sostituito il legno della struttura portante in modo da renderle più resistenti al vento. La cabane è piccola e divisa in due stanze: sala da pranzo e stanza da letto, separate da una "parete" di giunchi. L'unica porta si trova sulla facciata anteriore. La BASTIDE è un'elegante dimora in pietra, con belle facciate regolari e dalle aperture simmetriche. Generalmente a pianta quadrata è ricoperta da un tetto a quattro pannelli. Le decorazioni sono molto curate: balconi in ferro battuto, scala esterna con corrimano e aggiunta di sculture.

La lavanda
La lavanda accompagna ogni attimo della vita provenzale: viene usata come essenza per profumare l'acqua del bagno e la biancheria, per insaporire la tartine al miele, come fresca eau de toilette. Si tratta di una pianta dalle molte virtù: protegge la biancheria dalle tarme, in profumeria entra nella composizioni di eaux-de-toilette, saponi, olii per il bagno, nell'industria si ritrova nei detersivi come ammorbidente, in erboristeria ha virtù cicatrizzanti, disinfettanti, sedative, analgesiche, diuretiche e antireumatiche. Ve ne sono 2 varietà più un ibrido (la lavandina). La lavanda fine (lavandula angustifolia) ha foglie sottili, coperte da lanugine grigia e minuscoli fiori lilla (un solo fiore per stelo). E' di piccola taglia e viene coltivata su altopiani e versanti montuosi oltre 800 m di altitudine. La sua essenza, più raffinata, viene usata in alta profumeria. Lo spigo (lavandula latifolia) variante poco diffusa in Francia, molto in Spagna. Presenta foglie larghe e lunghi steli con numerosi ciuffetti di fiori che la differenziano dalla lavanda fine. La lavandina (lavandula hybrida) meno pregiata, è un'ibrido ottenuto negli anni 1950 incrociando la lavanda vera e propria e lo spigo che ha preso il sopravvento negli anni 1980, in quanto più produttiva: ogni anno si ottengono dalla lavandina circa 700 tonnellate di essenza. Le piante hanno dimensioni maggiori di quelle di lavanda, con più fiori su ogni stelo e la possibilità di vivere a diverse altitudini comprese fra il livello del mare e gli 800 m. Una piantagione dura circa 10 anni poi deve essere sostituita da altre colture (cereali, foraggi) per un certo periodo. Le piante danno fiori dopo il 2° anno e raggiungono il loro massimo rendimento fra il 4° e il 6° anno di vita. Un tempo veniva raccolta interamente a mano con falcetti, ma dagli anni 1970 si è diffusa la raccolta meccanizzata con macchine che tagliano gli steli e contemporaneamente li legano. La pianta inizia la fioritura a giugno, ma viene raccolta a luglio ed agosto.



Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages (Viaggi organizzati in Francia)
http://www.viaggiclic.com/calendario_viaggi_francia.lasso