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Mentone tra Italia e Francia
Mentone - Francia - Francia meridionale, Provenza Alpi Costa Azzurra
Mentone tra Italia e Francia
Mentone, città misteriosa e affascinante è situata alla frontiera italo-francese. I fianchi del circo di montagne che la circondano scendendo verso il mare, le hanno valso alla fine del 19° secolo il nome "la perla della Francia": riparata dei venti, beneficia di un microclima eccezionale. Secondo la leggenda, Eva cacciata dal paradiso terrestre, con Adamo, portò via un frutto d'oro, ma Adamo, che temeva la rabbia di dio, volle che Eva gettasse questo frutto in un luogo da lei scelto. Dopo un lungo giro, scorsero la baia di Garavan che ricordò loro l'Eden ed Eva vi seppellì il frutto: da questo nacque la prima pianta dei famosi limoni di Mentone. Mentone fu fondata su una zona di proprietà dei conti di Ventimiglia, ma non appena costruita, la città fu subito distrutta dalle guerre che opponevano Genova ai conti di Provenza. Nel 1346, Mentone passò in mano alla famiglia Grimaldi che l'amministrò fino al 1848, data nella quale la città si insor! se contro il Principato di Monaco. Nell'aprile 1860, la popolazione partecipa al plebiscito e vota l'adesione alla Francia. Diventa definitivamente francese il 2 febbraio 1861. A partire dal 18° secolo, Mentone si estende poco a poco all'ovest lungo la via romana e diventerà un'importante meta di villeggiatura durante la Belle Epoque, ricevendo la visita di personaggi famosi come Ferdinand de Lesseps, la regina Vittoria, l'imperatrice Eugènie, Alexandre di Russia, il re Albert Ier del Belgio, Ferdinand Bac, Vicente Blasco Ibanez, Jean Cocteau, il presidente René Coty, Katherine Mansfield, la regina Astrid del Belgio.. La città medioevale è simile ad un anfiteatro a cielo aperto e solo 2 delle vecchie porte esistono ancora: le porte St Julien e St Antoine attraverso le quali si accede alla Rue Longue.
Fonte: Franca Fanti
Mentone tra Italia e Francia
Mentone, città misteriosa e affascinante è situata alla frontiera italo-francese. I fianchi del circo di montagne che la circondano scendendo verso il mare, le hanno valso alla fine del 19° secolo il nome "la perla della Francia": riparata dei venti, beneficia di un microclima eccezionale. Secondo la leggenda, Eva cacciata dal paradiso terrestre, con Adamo, portò via un frutto d'oro, ma Adamo, che temeva la rabbia di dio, volle che Eva gettasse questo frutto in un luogo da lei scelto. Dopo un lungo giro, scorsero la baia di Garavan che ricordò loro l'Eden ed Eva vi seppellì il frutto: da questo nacque la prima pianta dei famosi limoni di Mentone. Mentone fu fondata su una zona di proprietà dei conti di Ventimiglia, ma non appena costruita, la città fu subito distrutta dalle guerre che opponevano Genova ai conti di Provenza. Nel 1346, Mentone passò in mano alla famiglia Grimaldi che l'amministrò fino al 1848, data nella quale la città si insor! se contro il Principato di Monaco. Nell'aprile 1860, la popolazione partecipa al plebiscito e vota l'adesione alla Francia. Diventa definitivamente francese il 2 febbraio 1861. A partire dal 18° secolo, Mentone si estende poco a poco all'ovest lungo la via romana e diventerà un'importante meta di villeggiatura durante la Belle Epoque, ricevendo la visita di personaggi famosi come Ferdinand de Lesseps, la regina Vittoria, l'imperatrice Eugènie, Alexandre di Russia, il re Albert Ier del Belgio, Ferdinand Bac, Vicente Blasco Ibanez, Jean Cocteau, il presidente René Coty, Katherine Mansfield, la regina Astrid del Belgio.. La città medioevale è simile ad un anfiteatro a cielo aperto e solo 2 delle vecchie porte esistono ancora: le porte St Julien e St Antoine attraverso le quali si accede alla Rue Longue.
Chiesa di San Michele la sua costruzione comincia nel 1640, sotto il regno di Honoré II, e viene consacrata nel 1675. All'origin! e, il campanile non esisteva e la facciata era una semplice parete a trompe l'oeil. Il campanile fu costruito nel 18° secolo e la facciata attuale realizzata nel 1819 in stile barocco. ll Sagrato di San Michele è caratterizzato da mosaici realizzati con piccoli sassi bianchi e grigi e che rappresentano lo stemma dei Grimaldi. La cappella dei Penitenti Bianchi, costruita nel 1687 dal principe Louis I°, presenta una facciata più decorata con ghirlande di fiori e cornici. La Roccaforte fu edificata nel 1636-1639 da Honoré II° di Monaco per difendere la città: vi accedeva grazie ad un ponte mobile di legno. Nel 19° secolo fu trasformata in magazzino per il sale e durante l'ultima guerra in prigione; poi nel 1957 il pittore Jean Cocteau la restaurò per esporvi le sue opere. Il Museo J. Cocteau si trova in uno dei bastioni del porto, conserva mosaici e dipinti dell’artista.
Fonte: Franca Fanti
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