SCHEDA DESTINAZIONE
Il Castello Cataro di Peyrepertuse
Languedoc-Roussillon - Francia - Francia meridionale
Il Castello Cataro di Peyrepertuse
A pochi kms da Quéribus, la fortezza di Peyrepertuse distende la sua lunga silhouette su uno sperone roccioso del massiccio delle Corbières. Contrariamente alla sua vicina, non dovette soffrire delle disgrazie legate alla crociata contro gli Albigesi e ai suoi interminabili strascichi: in effetti non conobbe mai, in tutta la sua storia le peripezie della guerra. La grandezza delle sue rovine e la qualità delle sue costruzioni fanno del Castello di Peyrepertuse il più importante e rimarchevole esempio di architettura fortificata medievale in Languedoc. Questa immensa fortezza faceva parte delle "5 figlie di Carcassonne"; costruita su una cresta montuosa che domina un vertiginoso baratro, il Castello conta tre recinzioni cinte che si estendono su più di 300 metri di lunghezza e che racchiudono al loro interno più di 1 ettaro di edifici in rovina: alloggi, cappelle e sale delle guarnigioni. Il Castello si innalza su una cresta calcarea a circa 780 metri di altezza dominante la garrigue e i vigneti. Vi si accede in macchina fino alla biglietteria dopo di che un sentiero ombreggiato conduce sino all'ingresso. Peyrepertuse comprende due opere distinte separate da una spianata, ancorati ad Est (Peyrepertuse propriamente detta) e ad Ovest (S. Giorgio) dello sperone roccioso che misura 300 metri di lunghezza nel suo punto massimo. Il monumento è composto da tre parti: la cinta bassa e il suo torrione, la cinta mediana e il torrione Sant-Jordi. La cinta bassa è il castello feudale propriamente detto. Esso occupa il promontorio affilato a prua di cui la recinzione della corte bassa sposa la forma. E' di di forma triangolare, è protetta dal lato nord (dove è completa) da una muraglia lunga 120 metri, fiancheggiata da due torri a pianta semicircolare aperte sulla gola, cioè senza muro verso l'interno della piaza e che ha conservato il suo cammino di ronda formato da larghe lastre di pietra posate su parti sporgenti aventi ruolo di supporto. Il muro Nord termina con uno sperone o torre triangolare. Il lato Sud, difeso dal baratro della falesia da un semplice parapetto ricostruito è anche protetto dalla rientranza della fortificazione in cui si possono vedere delle latrine. I resti di una costruzione a pianta irregolare dominano le rovine di un alloggio più tardivo. L'angolo Nord-Ovest ospita la porta d'ingresso. Ritornando sui propri passi ammirare il fronte Est del torrione completamente rimaneggiato nel 13° secolo, con le sue torri semi-circolari riunita fra loro da un muro merlato. Il vecchio torrione è composto dalla chiesa Santa Maria e da un alloggio. E' il nucleo del Castello e forma un quadrilatero del qaule dal cortile si vede solo la facciata fiancheggiata da una torre rotonde (cisterna). La chiesa è un edificio romanico fortificato (terninato fra il 12° e il 13 secolo il cui abside presenta una volta formata da una mezza cupola). La navata, divisa in due da un muro più recente, era coperta da una volta romanica. La cappella fortificata (muro di sinistra) è saldata al 1° ridotto da cortine che chiudono i lati più piccoli del cortile. L'alloggio costituito da due stanze a volta sovrapposte termina con una torre semicircolare. Quattro cisterne alimentavano il Castello, una nella chiesa, una nell'alloggio e le ultime a Sant-Jordi.
Il Castello Cataro di Peyrepertuse
A pochi kms da Quéribus, la fortezza di Peyrepertuse distende la sua lunga silhouette su uno sperone roccioso del massiccio delle Corbières. Contrariamente alla sua vicina, non dovette soffrire delle disgrazie legate alla crociata contro gli Albigesi e ai suoi interminabili strascichi: in effetti non conobbe mai, in tutta la sua storia le peripezie della guerra. La grandezza delle sue rovine e la qualità delle sue costruzioni fanno del Castello di Peyrepertuse il più importante e rimarchevole esempio di architettura fortificata medievale in Languedoc. Questa immensa fortezza faceva parte delle "5 figlie di Carcassonne"; costruita su una cresta montuosa che domina un vertiginoso baratro, il Castello conta tre recinzioni cinte che si estendono su più di 300 metri di lunghezza e che racchiudono al loro interno più di 1 ettaro di edifici in rovina: alloggi, cappelle e sale delle guarnigioni. Il Castello si innalza su una cresta calcarea a circa 780 metri di altezza dominante la garrigue e i vigneti. Vi si accede in macchina fino alla biglietteria dopo di che un sentiero ombreggiato conduce sino all'ingresso. Peyrepertuse comprende due opere distinte separate da una spianata, ancorati ad Est (Peyrepertuse propriamente detta) e ad Ovest (S. Giorgio) dello sperone roccioso che misura 300 metri di lunghezza nel suo punto massimo. Il monumento è composto da tre parti: la cinta bassa e il suo torrione, la cinta mediana e il torrione Sant-Jordi. La cinta bassa è il castello feudale propriamente detto. Esso occupa il promontorio affilato a prua di cui la recinzione della corte bassa sposa la forma. E' di di forma triangolare, è protetta dal lato nord (dove è completa) da una muraglia lunga 120 metri, fiancheggiata da due torri a pianta semicircolare aperte sulla gola, cioè senza muro verso l'interno della piaza e che ha conservato il suo cammino di ronda formato da larghe lastre di pietra posate su parti sporgenti aventi ruolo di supporto. Il muro Nord termina con uno sperone o torre triangolare. Il lato Sud, difeso dal baratro della falesia da un semplice parapetto ricostruito è anche protetto dalla rientranza della fortificazione in cui si possono vedere delle latrine. I resti di una costruzione a pianta irregolare dominano le rovine di un alloggio più tardivo. L'angolo Nord-Ovest ospita la porta d'ingresso. Ritornando sui propri passi ammirare il fronte Est del torrione completamente rimaneggiato nel 13° secolo, con le sue torri semi-circolari riunita fra loro da un muro merlato. Il vecchio torrione è composto dalla chiesa Santa Maria e da un alloggio. E' il nucleo del Castello e forma un quadrilatero del qaule dal cortile si vede solo la facciata fiancheggiata da una torre rotonde (cisterna). La chiesa è un edificio romanico fortificato (terninato fra il 12° e il 13 secolo il cui abside presenta una volta formata da una mezza cupola). La navata, divisa in due da un muro più recente, era coperta da una volta romanica. La cappella fortificata (muro di sinistra) è saldata al 1° ridotto da cortine che chiudono i lati più piccoli del cortile. L'alloggio costituito da due stanze a volta sovrapposte termina con una torre semicircolare. Quattro cisterne alimentavano il Castello, una nella chiesa, una nell'alloggio e le ultime a Sant-Jordi.
La cinta mediana è costruita su un altopiano inclinato verso Nord. Le mura nord aderiscono strettamente ai bordi del precipizio. Sono visibili alcune rovine di edifici, fra cui quelle di un'importante costruzione poligonale i cui muri erano difesi da feritoie per tirare con l'arco. Esso serviva probabilmente da magazzino. A sud vicino al torrione della cinta bassa, un posto di vedetta isolato da un'apertura della quale si ha una bella visuale sul castello di Quéribus.
Il torrione Sant-Jordi a 796 metri di altitudine, questa fortezza reale domina di una sessantina di metri il Castello basso. Essa fu costruita in una sola campagna di lavori, sul punto culminante dello sperone roccioso al momento della riunione del Languedoc alla Corona di Francia. Il castello San Giorgio non fu mai accesibile ai cavalli e neppure ai muli: è accessibile solo tramite la stretta e ripida scala detta "di San Luigi", scavata nel fianco nord della roccia; essa fu creata su mandato del re verso il 1242. Essa conserva alte muraglie in grande apparato, l'interesse delle quali è rappresentato dal sito cosi aereo. Fra le stanze del torrione, è interessante la Cappella Sant Jordi (San Giorgio) ad una sola navata e abside semicircolare. Ritornando verso l'est raggiungere il promontorio più avanzato, sito dell'antica cappella e che domina il Castello basso. Da questo punto panoramico si scorge il vicino castello di Quéribus e più in lontananza la torre dei Far de Tautavel, e Força Real in Roussillon, il Mediterraneo al'orizzonte, il bacino del Verdouble. Da qui si hanno anche belle vedute sull'opera nel suo sito panoramico.
Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu