SCHEDA DESTINAZIONE
Concarneau
Bretagna - Francia - Francia nord-ovest

Concarneau
In Bretone: KONK KERNE' (= rifugio della Cornovaglia).
La città si estende su un'importante estuario occupato da un grande porto di pesca e da un porticciolo turistico. Fra i due porti si trova la cosiddetta Ville Close costruita su un isolotto di 350 m di lunghezza su 100 m di larghezza. Essendo legato alla terra ferma solo da un ponte levatoio e recintato da terrapieni e da una palizzata offriva un rifugio sicuro in caso di invasione (da questo il suo nome).

Nel Medio Evo i Monaci dell'Abbazia di Landevennec avevano delle proprietà nell'Isola di Conq e si sono occupati del traghetto che conduceva sulla strada per Quimperlé fino al 18° secolo. Alla fine dell'11° secolo diventa un possedimento ducale e la cittadina comincia ad ingrandirsi attorno alla sua chiesa dedicata a St. Guenolé. Nel 13° secolo il Duca Giovanni III il Grosso, vi fa costruire un edificio in cui amministrare la giustizia. Durante il 14° secolo divenne una vera e propria piazzaforte: nel 1373 l'assedio di Du Guesclin e i successivi assalti si infrangeranno contro le fortificazioni. Anche durante la Guerra dei 100 Anni ebbe un ruolo importante; vennero poi le Guerre di Religione e, al termine di queste, la cinta muraria danneggiata fu in parte ricostruita (fra il 1541 e il 1577).

Durante il 17° secolo Concarneau era una città del Regno di Francia, oltre che il possedimento di un siniscalco e aveva i suoi rappresentanti agli Stati Generali (questo fino alla Rivoluzione). Nel 1694 Vauban completò la fortificazione aggiungendo la Tour du Major (con la meridiana) e la Tour du Governeur (a destra rispetto alla porta di ingresso). Riparò anche il ponte levatoio e sistemò i fossati.

Nel 18° secolo il ruolo militare declinerà fino a cessare completamente. Fu grazie ad una miriade di pittori dalle origini più varie che vissero qui fra il 1870 e il 1950 che la Ville Close divenne patrimonio protetto (grazie ad una loro petizione del 1899).
Alcuni di questi artisti si stabilirono per sempre a Concarneau o nelle vicinanze, altri come Gauguin vi sostarono brevemente (la sua visita terminò nel 1894 con una colossale rissa). Nel 1990 l'isolotto fu risistemato e in quell'epoca fu creato il Museo della Pesca.

Le mura
Pochi scritti sussistono su queste costruzioni dalla sua origine al 1691 (data della crezione del "dipartimento delle fortificazioni"). Nel 1898 gli abitanti di Concarneau, appoggiati da alcuni pittori, si oppongono allo smantellamento delle mura di cinta e ottennero dal Ministro delle Belle Arti l'iscrizione della recinzione alla lista dei monumenti storici il 27 febbraio 1899. Dal 1902 la città lanciò una sottoscrizione per l'acquisizione, terminatasi nel 1991. Appena entrati, sulla sinistra c'è la salita per fare il giro delle mura (a pagamento, a partire dalle 10h e solo con condizioni metreorologiche buone), mentre in terra sulla destra i cannoni provenienti dalla nave "Venus" che naufragò al Largo dell'arcipelago delle Glénan. La Torre del Major (con la meridiana) e la Torre del Gouverneur (a destra rispetto alla porta di ingresso) fanno parte delle aggiunte realizzate da Vauban nel 1694.

Il porto peschereccio ha continuato a svilupparsi, soprattutto a partire dal 1925 ed è attualmente il 3° porto francese per il pescato fresco (30 000 tonnellate l'anno) dopo Boulogne e Lorient ed il 1° per quanto riguarda la pesca al tonno (100 000 tonnellate l'anno).
Ogni giorno nella "Grande Halle à Marée" si tiene l'asta del pesce all'ingrosso. L'edificio che ha una superficie di 17.500 mq ed lungo 1 600 m di banchina, comprende una sala di esposizione per il pesce, un centro spedizioni e 4 camere frigo. Nel 1851 viene aperta la prima industria conserviera "Philippe e Canaud"; nel 1930 erano 32 in attività: attorno al porto di pesca facevano vivere tutta la città. Il lavoro veniva svolto principalmente da mogli e figlie dei marinai, esclusi alcuni manovali e saldatori (o manodopera proveniente dalle campagne). Dopo la 2a Guerra Mondiale le industrie conserviere chiuderanno poco a poco, per impiantarsi in paesi in via di sviluppo: oggi ve ne sono solo 4 in attività.

Festa dei Filets Bleus
E' il clou del folklore cittadino e si svolge la penultima o l'ultima domenica di agosto. Istituita nel 1905 serve per ricordare l'inizio del secolo scorso quando la pesca alle sardine stava attraversando un periodo difficile e per ingannare il pesce e catturarlo fu deciso di dipingere le reti di blu... I proventi delle prime edizioni della festa andarono in aiuto proprio dei pescatori di sardine. Nel 2008 avrà durata ridotta per motivi economici, ma è comunque l'occasione di vedere da vicino i bellissimi costumi tradizionali di Bretagna.


Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu