SCHEDA DESTINAZIONE
La notorietà di St. Tropez
Saint Tropez - Francia - Francia meridionale, Provenza Alpi Costa Azzurra
La notorietà di St. Tropez
Pensare a Saint-Tropez fa tornare inevitabilmente alla memoria gli anni 1960, quando era la "capitale del bel mondo". Anche se l'origine della sua fama attuale risale al 1956 (quando Brigitte Bardot vi girò, diretta dal futuro marito Roger Vadim, "E Dieu créa la femme" (= Piace a troppi) St. Tropez era già frequentata da personaggi famosi alla fine del 19° secolo.
Qui infatti vissero anche Colette e Anais Nin e vi passarono periodi di villeggiatura protagonisti della letteratura e dell'arte francese come Maupassant, Bonnard, Signac, Van Dongen e Matisse. Maupassant scopre St. Tropez a bordo del suo yacht "Bel Ami": all'epoca era una graziosa cittadina isolata, mal servita da una ferrovia a binario troppo stretto. Nel porto si potevano vedere barche di pescatori e chiatte cariche di olio, sughero, sabbia e vino. Nel 1892 il pittore Paul Signac fu uno dei primi a subire il fascino della bellezza luminosa del paesaggio e trasmise il suo entusiasmo a colleghi come Van Dongen, Matisse e Bonnard. Nel 1920 la raffinata Colette vi costruì la sua dimora "Treille Muscate" e con i suoi scritti contribuisce alla notorietà e alla conservazione della cittadina. St. Tropez divenne cosi la meta ambita di turisti desiderosi di vedere da vicino i numerosi personaggi illustri che vi soggiornavano.
Durante la Seconda Guerra Mondiale l porto fu distrutto dai bombardamenti, ma i VIP che l'avevano frequentata prima del conflitto, con in testa Colette, vollero che fosse ricostruito identico. Arrivarono qui anche Eroll Flynn, Paul Poiret e Jacques Cocteau.
Negli anni 1950 iniziò ad ospitare i giovani parigini di famiglia ricca e coloro che nella capitale frequentavano i circoli letterari di St. Germain des Près, e la sua consacrazione definitiva avvenne pochi anni dopo, quando sempre più fam! osi vi giunsero i personaggi del cinema. St. Tropez divenne allora il teatro delle turbolente vicende amorose di personaggi dello spettacolo quali la stessa Bardot, Roger Vadim, Sacha Diestel e molti altri. Essi furono seguiti da una folla di curiosi desiderosi più di incontrare i loro idoli che di visitare i siti storici. Sulle alture di St. Tropez, nella sua villa iper-protetta "La Madrague", Brigitte Bardot, tornata in zona negli anni 1990, ha creato una specie di rifugio per animali.
Oggi nel porto sono ancorati soprattutto lussuosi yacht (con il retro rivolto verso il molo, in modo che i loro proprietari possano mostrare la vita da nababbi che conducono a bordo), assieme a qualche raro battello da pesca. Il caffè sul porto (fra cui il Sénéquier, meta prediletta dei VIP) sono il luogo ideale per osservare la folla eterogenea che anima le banchine e gli splendidi yacht.
La notorietà di St. Tropez
Pensare a Saint-Tropez fa tornare inevitabilmente alla memoria gli anni 1960, quando era la "capitale del bel mondo". Anche se l'origine della sua fama attuale risale al 1956 (quando Brigitte Bardot vi girò, diretta dal futuro marito Roger Vadim, "E Dieu créa la femme" (= Piace a troppi) St. Tropez era già frequentata da personaggi famosi alla fine del 19° secolo.
Qui infatti vissero anche Colette e Anais Nin e vi passarono periodi di villeggiatura protagonisti della letteratura e dell'arte francese come Maupassant, Bonnard, Signac, Van Dongen e Matisse. Maupassant scopre St. Tropez a bordo del suo yacht "Bel Ami": all'epoca era una graziosa cittadina isolata, mal servita da una ferrovia a binario troppo stretto. Nel porto si potevano vedere barche di pescatori e chiatte cariche di olio, sughero, sabbia e vino. Nel 1892 il pittore Paul Signac fu uno dei primi a subire il fascino della bellezza luminosa del paesaggio e trasmise il suo entusiasmo a colleghi come Van Dongen, Matisse e Bonnard. Nel 1920 la raffinata Colette vi costruì la sua dimora "Treille Muscate" e con i suoi scritti contribuisce alla notorietà e alla conservazione della cittadina. St. Tropez divenne cosi la meta ambita di turisti desiderosi di vedere da vicino i numerosi personaggi illustri che vi soggiornavano.
Durante la Seconda Guerra Mondiale l porto fu distrutto dai bombardamenti, ma i VIP che l'avevano frequentata prima del conflitto, con in testa Colette, vollero che fosse ricostruito identico. Arrivarono qui anche Eroll Flynn, Paul Poiret e Jacques Cocteau.
Negli anni 1950 iniziò ad ospitare i giovani parigini di famiglia ricca e coloro che nella capitale frequentavano i circoli letterari di St. Germain des Près, e la sua consacrazione definitiva avvenne pochi anni dopo, quando sempre più fam! osi vi giunsero i personaggi del cinema. St. Tropez divenne allora il teatro delle turbolente vicende amorose di personaggi dello spettacolo quali la stessa Bardot, Roger Vadim, Sacha Diestel e molti altri. Essi furono seguiti da una folla di curiosi desiderosi più di incontrare i loro idoli che di visitare i siti storici. Sulle alture di St. Tropez, nella sua villa iper-protetta "La Madrague", Brigitte Bardot, tornata in zona negli anni 1990, ha creato una specie di rifugio per animali.
Oggi nel porto sono ancorati soprattutto lussuosi yacht (con il retro rivolto verso il molo, in modo che i loro proprietari possano mostrare la vita da nababbi che conducono a bordo), assieme a qualche raro battello da pesca. Il caffè sul porto (fra cui il Sénéquier, meta prediletta dei VIP) sono il luogo ideale per osservare la folla eterogenea che anima le banchine e gli splendidi yacht.
Fonte: Franca Fanti
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