SCHEDA DESTINAZIONE
Mammola, una gemma fra mare e monti
Mammola - Italia - Calabria

Mammola, una gemma fra mare e monti
Mammola, con i suoi quattromila abitanti, con il suo vasto territorio di circa novemila ettari è posto sul versante Jonico della Calabria.
Al centro tra il mare e la montagna, s'estende tra le catene delle Serre e l’Aspromonte e ricade per oltre il 50% nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Il territorio è coperto, nella parte montana, da ampie distese di faggi, pini, abeti, leccio, castagni, e querce secolari ecc.. In questo ambiente trovano il loro habitat naturale il cinghiale, la lepre, il lupo, il ghiro, il gatto selvatico, il tasso e numerosi uccelli, anche migratori, quali il fagiano, il corvo, il falco.
Numerosi sono anche i tipi di funghi che abbondano durante l’anno e richiamano raccoglitori ed escursionisti alla ricerca di questo prodotto del sottobosco, attirati, anche, dai numerosi percorso trekking. La parte bassa e ricoperta da prato-pascolo, uliveti, castagneti, frutteti ecc.
La sua posizione geografica permette di raggiungere in poco tempo e facilmente sia la montagna, l’altipiano della Limina, il laghetto Marzanello, Passo del Valdaro, Monte Seduto, immersi nel cuore di della montagna sempre verde, con aree pic-nic e fresche acque di sorgente, sia i mari Jonio e Tirreno attraverso la Strada di Grande Comunicazione Jonio-Tirreno.
Numerose sono le frazioni che hanno mantenuto nel tempo l’impianto edilizio tipico dei borghi rurali medievali. Il caratteristico Borgo Chiusa è uno dei Borghi rurali più affascinante e antico, meta tutto l’anno, in particolare nel periodo estivo di numerosi visitatori, gli altri borghi sono: San Todaro, Aspalmo, Chiusa, Malafrinà, San Filippo, Acone e Cerasara.
Nel vasto territorio si trovano tracce di insediamenti risalenti a varie epoche: insediamenti indigeni e successiva necropoli greco-romana (Monte Scifo), necropoli ellenica (Contrada Santa Barbara e Contrada Buccafurri), caverne (del Brigante, del Palombaro, della Turri) scavate nella roccia e nel tufo (zona della Limina) e ruderi di insediamenti di epoca incerta (contrada Vardaro).

Fonte: Gino Larosa