SCHEDA DESTINAZIONE
Cenni storici
Les Baux-de-Provence - Francia - Francia meridionale, Provenza Alpi Costa Azzurra
Cenni storici
Ricco di grotte, lo sperone roccioso dei Baux dominava paludi inospitali e permetteva di controllare un passaggio delle Alpilles. Dapprima rifugio, poi punto di sorveglianza, questo "nido di aquile" fu abitato e ambito in tutte le epoche. Numerose tracce dimostrano infetti una presenza umana fin dai tempi antichi: Grotte delle Fate, oppidum di Bringasses, cimitero celtico del Colle della Vayède, scultura della Trémaie. In epoca medievale il villaggio si sviluppa protetto dalla fortezza eretta nel 10° secolo dai rudi signori di Baux. Questi, che pretendevano discendere addirittura dai Re Magi, hanno preso come loro emblema la stella dei pastori a 16 e come motto "au Hasard Bathazard". Questi signori-guerrieri guidano Baux e i loro altri 79 feudi per quasi 5 secoli. Orgogliosi e mai sottomessi, alleati delle più importanti famiglie europee si scontrano con i loro potenti vicini di Tolosa e Provenza e devono subire il progressivo accerchiamento da parte del Regno d! i Francia. Questi frequenti conflitti danneggeranno la Provenza che diviene il teatro di violenza, saccheggi e incendi. Da questo periodo buoi emergono alcuni personaggi emblematici come Hugues 1er (fondatore della prima fortezza), Raymond de Baux (che guiderà numerose battaglie), Raymond de Turenne (soprannominato il "flagello della Provenza") e Alix, ultima principessa di Baux.
Nel 1639 il villaggio viene elevato a marchesato e regalato alla famiglia Grimaldi come ringraziamento per aver cacciato gli Spagnoli. Ancora oggi il Principe Ranieri è marchese di Baux (titolo onorifico). Tornata la pace, la rocca perde il suo carattere difensivo e la popolazione si estende ai piedi di questa, accanto alle vecchie paludi ormai bonificate. Diventato un piccolo villaggio di pastori, Les Baux viene ceduto alla Francia contro una somma in denaro nel 1791, durante la Rivoluzione. A questo punto il villaggio inizia una vera e propria decadenza e solo grandi poeti provenzali, come Mistral e Daudet, difenderanno ancora queste affascinanti rovine. La scoperta della Bauxite gli dà una nuova spinta, ma sarà a partire dal 1945 che il villaggio tornerà in auge. Infatti quell'anno fu inaugurato il celebre ristorante "Oustau de Baumanière" di Raymond Thuilier che attirerà a Les Baux artisti, Capi di Stato e personaggi famosi: inizia un grande programma d! i restauro e di messa in valore del Castello e delle altre costruzioni. Dal 1999 Les Baux de Provence fa parte della lista dei "Plus beaux villages de France".
Cenni storici
Ricco di grotte, lo sperone roccioso dei Baux dominava paludi inospitali e permetteva di controllare un passaggio delle Alpilles. Dapprima rifugio, poi punto di sorveglianza, questo "nido di aquile" fu abitato e ambito in tutte le epoche. Numerose tracce dimostrano infetti una presenza umana fin dai tempi antichi: Grotte delle Fate, oppidum di Bringasses, cimitero celtico del Colle della Vayède, scultura della Trémaie. In epoca medievale il villaggio si sviluppa protetto dalla fortezza eretta nel 10° secolo dai rudi signori di Baux. Questi, che pretendevano discendere addirittura dai Re Magi, hanno preso come loro emblema la stella dei pastori a 16 e come motto "au Hasard Bathazard". Questi signori-guerrieri guidano Baux e i loro altri 79 feudi per quasi 5 secoli. Orgogliosi e mai sottomessi, alleati delle più importanti famiglie europee si scontrano con i loro potenti vicini di Tolosa e Provenza e devono subire il progressivo accerchiamento da parte del Regno d! i Francia. Questi frequenti conflitti danneggeranno la Provenza che diviene il teatro di violenza, saccheggi e incendi. Da questo periodo buoi emergono alcuni personaggi emblematici come Hugues 1er (fondatore della prima fortezza), Raymond de Baux (che guiderà numerose battaglie), Raymond de Turenne (soprannominato il "flagello della Provenza") e Alix, ultima principessa di Baux.
Alla morte d’Alix, nel 1426, la Signoria di Baux viene integrata alla Provenza divenendo una semplice baronia. Grazie al buon Re Renato e soprattutto a sua moglie, la Regina Jeanne di Provenza, il villaggio conosce un nuovo periodo fastoso: palazzi e belle dimore vengono costruiti sullo sperone roccioso e contribuiscono al suo abbellimento. Alla metà del 15° secolo il villaggio viene ceduto alla corona di Francia: l'avvendura indipendentista e guerriera è finita. Per reprimere un'ultima insurrezione Luigi XI fa smantellare il Castello nel 1483 e affida il bastione al controllo dei Capitani-Governatori, Il più celebre di questi, Anne de Montmorency, ricostruisce il castello e fa di Baux la sua piccola capitale di 3 000 abitanti. A partire dalla fine del 15° secolo le idee riformiste arrivano a Baux: lotte intestine e familiari portano poco a poco alla decadenza della città, straziata anche dall'intranzigenza di protestanti e cattolici. Il villaggio pa! rtecipa attivamente ad una rivolta condotta da Gaston d'Orléans contro suo fratello Luigi XIII. Assediata su ordine del Re nel 1632, la cittadella deve arrendersi dopo 27 giorni. stanchi di queste lotte continue gli abitanti chiedono allo stesso Re lo smantellamento della fortezza.
Nel 1639 il villaggio viene elevato a marchesato e regalato alla famiglia Grimaldi come ringraziamento per aver cacciato gli Spagnoli. Ancora oggi il Principe Ranieri è marchese di Baux (titolo onorifico). Tornata la pace, la rocca perde il suo carattere difensivo e la popolazione si estende ai piedi di questa, accanto alle vecchie paludi ormai bonificate. Diventato un piccolo villaggio di pastori, Les Baux viene ceduto alla Francia contro una somma in denaro nel 1791, durante la Rivoluzione. A questo punto il villaggio inizia una vera e propria decadenza e solo grandi poeti provenzali, come Mistral e Daudet, difenderanno ancora queste affascinanti rovine. La scoperta della Bauxite gli dà una nuova spinta, ma sarà a partire dal 1945 che il villaggio tornerà in auge. Infatti quell'anno fu inaugurato il celebre ristorante "Oustau de Baumanière" di Raymond Thuilier che attirerà a Les Baux artisti, Capi di Stato e personaggi famosi: inizia un grande programma d! i restauro e di messa in valore del Castello e delle altre costruzioni. Dal 1999 Les Baux de Provence fa parte della lista dei "Plus beaux villages de France".
Fonte: Franca Fanti
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