SCHEDA DESTINAZIONE
Diario di viaggio alle Isole Aran
Isole Aran - Irlanda - Irlanda nord-orientale
Diario di viaggio alle Isole Aran
A Galway prendiamo il traghetto per le Isole Aran, affittiamo le bici con cui iniziamo ad esplorare l'isola. Nonostante l’aiuto del cambio delle mountain byke, certe salite si rivelano piuttosto faticose. In compenso il panorama è veramente bellissimo e mozzafiato. Finalmente l'Irlanda ci mostra uno dei suoi volti migliori incorniciato dal sole e sostenuto da un leggero venticello che rinfresca le nostre fatiche in sella. Le piccole case che spuntano qua e la per l'isola sembrano tratte da un quadro talmente sono belle e quasi irreali per la loro inconsuetudine.
Ci mettiamo poco a capire che quasi ogni centimetro quadrato dell'isola è stato recintato da bassi muri di pietra. L'isola è così suddivisa in tante forme verdi dai bordi grigi per proteggere la terra coltivabile dalla salsedine che il vento porta dal mare. Finalmente le salite finiscono e come premio troviamo una bella spiaggia di sabbia bianca e finissima. Non resisto alla tentazione: via le scarpe, via le calze, arrotolo i pantaloni e immergo i piedi.
L’acqua non è poi così fredda. Ad avere il costume avrei fatto il bagno. Nessuno dei ragazzi mi segue in acqua e così riprendiamo subito il cammino ed arriviamo al castelliere di Dún Aonghasa, forte preistorico appollaiato in modo spettacolare sulla scogliera. Bellissimo. Soprattutto le scogliere dietro di esso da cui ci si può sporgere sul vuoto.
Siamo così affascinati da Dún Aonghasa che ci accorgiamo tardi di essere in ritardo per il battello del rientro. Dobbiamo dare fondo alle nostre riserve di energia per raggiungere in tempo il porticciolo.
Fortunatamente troviamo un’altra strada senza salite ed alla fine ce la facciamo per un soffio.
Fonte: Diario di viaggio in Irlanda di Luca & Tizy
http://www.viaggiclic.com/irlanda_luca_tizy.lasso
Diario di viaggio alle Isole Aran
A Galway prendiamo il traghetto per le Isole Aran, affittiamo le bici con cui iniziamo ad esplorare l'isola. Nonostante l’aiuto del cambio delle mountain byke, certe salite si rivelano piuttosto faticose. In compenso il panorama è veramente bellissimo e mozzafiato. Finalmente l'Irlanda ci mostra uno dei suoi volti migliori incorniciato dal sole e sostenuto da un leggero venticello che rinfresca le nostre fatiche in sella. Le piccole case che spuntano qua e la per l'isola sembrano tratte da un quadro talmente sono belle e quasi irreali per la loro inconsuetudine.
Ci mettiamo poco a capire che quasi ogni centimetro quadrato dell'isola è stato recintato da bassi muri di pietra. L'isola è così suddivisa in tante forme verdi dai bordi grigi per proteggere la terra coltivabile dalla salsedine che il vento porta dal mare. Finalmente le salite finiscono e come premio troviamo una bella spiaggia di sabbia bianca e finissima. Non resisto alla tentazione: via le scarpe, via le calze, arrotolo i pantaloni e immergo i piedi.
Niente male!
L’acqua non è poi così fredda. Ad avere il costume avrei fatto il bagno. Nessuno dei ragazzi mi segue in acqua e così riprendiamo subito il cammino ed arriviamo al castelliere di Dún Aonghasa, forte preistorico appollaiato in modo spettacolare sulla scogliera. Bellissimo. Soprattutto le scogliere dietro di esso da cui ci si può sporgere sul vuoto.
E’ un vero spettacolo della natura sentire e vedere le onde oceaniche infrangersi ottante sette metri più in basso contro la roccia calcarea dell’isola.
Siamo così affascinati da Dún Aonghasa che ci accorgiamo tardi di essere in ritardo per il battello del rientro. Dobbiamo dare fondo alle nostre riserve di energia per raggiungere in tempo il porticciolo.
Fortunatamente troviamo un’altra strada senza salite ed alla fine ce la facciamo per un soffio.
Fonte: Diario di viaggio in Irlanda di Luca & Tizy
http://www.viaggiclic.com/irlanda_luca_tizy.lasso
Menu articoli: