SCHEDA DESTINAZIONE
Un po' di storia di Amsterdam
Amsterdam - Olanda - Olanda settentrionale
Un po' di storia di Amsterdam
Amsterdam nacque nel XIII secolo da un villaggio di pescatori situato vicino ad una diga (dam) sul fiume Amstel (da cui il nome originario Amstelredam) e ottenne ufficialmente il titolo di città nel 1300 o 1301 dal vescovo di Utrecht Guy van Henegouwen, ma già nel 1275 Amestelledamme aveva ricevuto delle esenzioni da parte di uno dei Signori dell'Aemstel.
I Paesi Bassi furono una colonia spagnola fino al XVI secolo, quando terminò la guerra d'indipendenza. Tra le conseguenze dell'indipendenza, venne introdotta nello stato la libertà di religione.
Amsterdam rimase una città cattolica, religione preponderante nella città ancora oggi.
E divenne un rifugio per molte genti perseguitate per motivi religiosi. Vi arrivarono ebrei dalla Spagna e dal Portogallo, mercanti da Anversa in fuga dal saccheggio degli spagnoli e gli ugonotti dalla Francia.
Il XVII secolo fu l'età d'oro di Amsterdam.
Le navi olandesi salpavano per il nord America, l'Indonesia, il Brasile e l'Africa, creando un impero coloniale.
Il XVIII e il XIX secolo videro un declino nella prosperità di Amsterdam.
Alla fine dell'Ottocento le condizioni di Amsterdam migliorarono di nuovo, ma la città non raggiunse più gli splendori del passato.
La Stelling van Amsterdam, un anello di 42 forti e di terre che potevano essere alluvionate per difendere la città furono costruite in quegli anni.
Quello della Prima Guerra Mondiale fu un periodo di depressione economica e commerciale per Amsterdam anche se l'Olanda era rimasta neutrale nel conflitto.
La Seconda Guerra Mondiale segnò poi profondamente la città.
Occupata dalle truppe tedesche dal 15 maggio 1940, vide deportare quasi 100.000 dei suoi cittadini ebrei, quasi l'intera comunità israelita.
Anna Frank era una di loro.
L'antisemitismo nazista determinò anche la fine del primato di Amsterdam nel commercio dei diamanti che era completamente in mano agli olandesi ebrei.
Negli anni Sessanta e Settanta Amsterdam raggiunse un nuovo primato: quello di essere la città più tollerante in Europa in molti sensi.
Primato che conserva ancora oggi anche se tra luci e molte ombre.
Un po' di storia di Amsterdam
Amsterdam nacque nel XIII secolo da un villaggio di pescatori situato vicino ad una diga (dam) sul fiume Amstel (da cui il nome originario Amstelredam) e ottenne ufficialmente il titolo di città nel 1300 o 1301 dal vescovo di Utrecht Guy van Henegouwen, ma già nel 1275 Amestelledamme aveva ricevuto delle esenzioni da parte di uno dei Signori dell'Aemstel.
I Paesi Bassi furono una colonia spagnola fino al XVI secolo, quando terminò la guerra d'indipendenza. Tra le conseguenze dell'indipendenza, venne introdotta nello stato la libertà di religione.
Amsterdam rimase una città cattolica, religione preponderante nella città ancora oggi.
E divenne un rifugio per molte genti perseguitate per motivi religiosi. Vi arrivarono ebrei dalla Spagna e dal Portogallo, mercanti da Anversa in fuga dal saccheggio degli spagnoli e gli ugonotti dalla Francia.
Il XVII secolo fu l'età d'oro di Amsterdam.
Le navi olandesi salpavano per il nord America, l'Indonesia, il Brasile e l'Africa, creando un impero coloniale.
Il XVIII e il XIX secolo videro un declino nella prosperità di Amsterdam.
Alla fine dell'Ottocento le condizioni di Amsterdam migliorarono di nuovo, ma la città non raggiunse più gli splendori del passato.
La Stelling van Amsterdam, un anello di 42 forti e di terre che potevano essere alluvionate per difendere la città furono costruite in quegli anni.
Quello della Prima Guerra Mondiale fu un periodo di depressione economica e commerciale per Amsterdam anche se l'Olanda era rimasta neutrale nel conflitto.
La Seconda Guerra Mondiale segnò poi profondamente la città.
Occupata dalle truppe tedesche dal 15 maggio 1940, vide deportare quasi 100.000 dei suoi cittadini ebrei, quasi l'intera comunità israelita.
Anna Frank era una di loro.
L'antisemitismo nazista determinò anche la fine del primato di Amsterdam nel commercio dei diamanti che era completamente in mano agli olandesi ebrei.
Negli anni Sessanta e Settanta Amsterdam raggiunse un nuovo primato: quello di essere la città più tollerante in Europa in molti sensi.
Primato che conserva ancora oggi anche se tra luci e molte ombre.