SCHEDA DESTINAZIONE
Più antica di Roma
Spoleto - Italia - Umbria
Più antica di Roma
Spoleto nasce ben prima della fondazione di Roma a cui fu sottomessa con la battaglia del Sentino (295 a.C.). Diventata una colonia romana con il nome di Spoletium, la città fu una fedele alleata dei romani affiancandoli in occasione della discesa in Italia di Annibale. Infatti fu proprio la resistenza opposta da Spoleto dopo che i romani erano stati sconfitti sul Trasimeno che indussero il condottiero dei Cartaginesi a deviare il suo esercito verso il Piceno e la Puglia.
Spoleto era molto forte dal punto di vista strategico, militare ed economico sin dall'antichità e a testimonianza di tutto questo sono gli oltre due chilometri di cinta muraria che al VI-V sec. a.C. e che ci possono vedere ancora oggi.
La città divenne luogo di villeggiatura della borghesia dell'antica Roma. Vennero costruite numerose ville vicino ai numerosi corsi d'acque. E risalgono a questa epoca testimonianze architettoniche come l'Arco di Druso e Germanico (risalente al 23 d.C.), una casa che si dice appartenne alla madre dell'imperatore Vespasiano, un teatro ed un anfiteatro che risalgono al I e nel II sec. d.C.
Infine, fu lo stesso imperatore Teodorico ad ordinare la bonifica dei sottostanti territori della valle del Clitunno.
Passata sotto la dominazione longobarda, Spoleto continuò ad esercitare un ruolo politico di fondamentale importanza, divenendo sede di uno dei più importanti ducati d'Italia.
Nel successivo periodo di dominazione Franca la città fu governata dal duca Guido, che ottenne nell'891 l'incoronazione ad imperatore da parte del papa; alla morte del figlio Lamberto (898) la corona imperiale emigrò definitivamente dall'Italia.
Spoleto fu poi conquistata e distrutta da Federico Barbarossa (1155). Questo fu un colpo quasi letale della città e fu il presupposto per una sua progressiva sottomissione allo Stato della Chiesa.
Gregorio IX ottenne dall'imperatore Federico II il definitivo riconoscimento della sovranità della Chiesa su Spoleto nel 1231, e il ducato fu soppresso nel 1247.
Nel 1362 il cardinale Albornoz, che aveva scelto di trasformare Spoleto in caposaldo strategico per la riconquista dello Stato Pontificio nel periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, commissionò a Matteo Gattaponi la costruzione della Rocca, imponente complesso difensivo che comprende anche il celebre Ponte delle Torri.
Dopo pochi decenni la Rocca era già sede dei rettori del ducato, di norma scelti dal papa fra i propri parenti più fidati (un esempio per tutti può essere rappresentato dalla dinastia dei Borgia), e meta di frequenti soggiorni degli stessi pontefici.
Nel periodo della dominazione napoleonica (1809-1815) Spoleto riconquistò un ruolo da protagonista nella storia della Penisola come capoluogo del Dipartimento del Trasimeno, una territorio che andava da Perugia a Rieti.
Al tempo dei primi moti liberali fra le figure di spicco che si distinsero nell'attività patriottica vanno ricordati Pompeo di Campello, presidente della giunta rivoluzionaria del 1831 e ministro delle armi del governo rivoluzionario del 1848, e Luigi Pianciani, gonfaloniere di Spoleto nel 1848 che affiancò Garibaldi nelle battaglie che condussero alla conquista di Roma, di cui fu nominato primo sindaco nel 1871.
Fonte: Redazione
Più antica di Roma
Spoleto nasce ben prima della fondazione di Roma a cui fu sottomessa con la battaglia del Sentino (295 a.C.). Diventata una colonia romana con il nome di Spoletium, la città fu una fedele alleata dei romani affiancandoli in occasione della discesa in Italia di Annibale. Infatti fu proprio la resistenza opposta da Spoleto dopo che i romani erano stati sconfitti sul Trasimeno che indussero il condottiero dei Cartaginesi a deviare il suo esercito verso il Piceno e la Puglia.
Spoleto era molto forte dal punto di vista strategico, militare ed economico sin dall'antichità e a testimonianza di tutto questo sono gli oltre due chilometri di cinta muraria che al VI-V sec. a.C. e che ci possono vedere ancora oggi.
La città divenne luogo di villeggiatura della borghesia dell'antica Roma. Vennero costruite numerose ville vicino ai numerosi corsi d'acque. E risalgono a questa epoca testimonianze architettoniche come l'Arco di Druso e Germanico (risalente al 23 d.C.), una casa che si dice appartenne alla madre dell'imperatore Vespasiano, un teatro ed un anfiteatro che risalgono al I e nel II sec. d.C.
Infine, fu lo stesso imperatore Teodorico ad ordinare la bonifica dei sottostanti territori della valle del Clitunno.
Passata sotto la dominazione longobarda, Spoleto continuò ad esercitare un ruolo politico di fondamentale importanza, divenendo sede di uno dei più importanti ducati d'Italia.
Nel successivo periodo di dominazione Franca la città fu governata dal duca Guido, che ottenne nell'891 l'incoronazione ad imperatore da parte del papa; alla morte del figlio Lamberto (898) la corona imperiale emigrò definitivamente dall'Italia.
Spoleto fu poi conquistata e distrutta da Federico Barbarossa (1155). Questo fu un colpo quasi letale della città e fu il presupposto per una sua progressiva sottomissione allo Stato della Chiesa.
Gregorio IX ottenne dall'imperatore Federico II il definitivo riconoscimento della sovranità della Chiesa su Spoleto nel 1231, e il ducato fu soppresso nel 1247.
Nel 1362 il cardinale Albornoz, che aveva scelto di trasformare Spoleto in caposaldo strategico per la riconquista dello Stato Pontificio nel periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, commissionò a Matteo Gattaponi la costruzione della Rocca, imponente complesso difensivo che comprende anche il celebre Ponte delle Torri.
Dopo pochi decenni la Rocca era già sede dei rettori del ducato, di norma scelti dal papa fra i propri parenti più fidati (un esempio per tutti può essere rappresentato dalla dinastia dei Borgia), e meta di frequenti soggiorni degli stessi pontefici.
Nel periodo della dominazione napoleonica (1809-1815) Spoleto riconquistò un ruolo da protagonista nella storia della Penisola come capoluogo del Dipartimento del Trasimeno, una territorio che andava da Perugia a Rieti.
Al tempo dei primi moti liberali fra le figure di spicco che si distinsero nell'attività patriottica vanno ricordati Pompeo di Campello, presidente della giunta rivoluzionaria del 1831 e ministro delle armi del governo rivoluzionario del 1848, e Luigi Pianciani, gonfaloniere di Spoleto nel 1848 che affiancò Garibaldi nelle battaglie che condussero alla conquista di Roma, di cui fu nominato primo sindaco nel 1871.
Fonte: Redazione