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La storia di Ravenna
Ravenna - Italia - Emilia Romagna

La storia di Ravenna
Le origini di Ravenna sono incerte. All'inizio, si pensa, che si insediarono nella zona Tirreni, Tessali o Umbri ed era una città con case costruite su palafitte proprio perché la zona era paludosa e circondata dalle acque.
Una caratteristica che attrasse i Romani. Infatti, l'imperatore Cesare Ottaviano Augusto penso di dislocarvi la flotta militare dell'alto Adriatico e fece realizzare lavori di sistemazione idraulica: fece scavare la Fossa Augustea, un canale che collegava il Po lo specchio d'acqua a sud di Ravenna e qui fondò il porto di Classe.
Un porto che, secondo Plinio il Vecchio, poteva contenere fino a 250 triremi e 10000 marinai o classari destinati al controllo di tutto il Mediterraneo orientale.
La città ebbe un grande sviluppo ai tempi dei romani ed il porto ebbe anche una grande rilevanza commerciale.
Nel 402 l'imperatore dell'Impero Romano d'Occidente Onorio trasferì a Ravenna la residenza imperiale da Milano per sfuggire alle minacce di Alarico.
Ed a Ravenna si giocarono le sorti dell'Impero d'Occidente quando nel 476 venne deposto l'ultimo imperatore, Romolo Augustolo, per mano di Odoacre, re degli Eruli.
Divenuto imperatore d'Oriente Giustiniano, egli stabilì un protettorato che ebbe sede a Ravenna. Inoltre, si preoccupò di fare occupare il soglio vescovile ravennate da Massimiano, suo uomo di fiducia, che assunse, per la prima volta nella storia della chiesa, il ruolo di arcivescovo.
Nel 751 l'Esarcato cadde sotto l'offesiva dei Longobardi. Per volontà del re dei Franchi Pipino il Breve, la città nel 754 con il patto di Quierzy passò sotto il controllo del papa dando origine in tal modo al potere temporale della chiesa.
Ravenna ebbe un ordinamento comunale, prima sotto il controllo degli arcivescovi e successivamente fra le famiglie nobiliari che ambivano alla signoria.
La prima cronologicamente fu la famiglia dei Traversari che resse Ravenna fino al 1275 a cui subentrò la famiglia dei Da Polenta. Fu in questi anni che Dante Alighieri trovò ospitalità a Ravenna e là morì per la malaria contratta durante un'ambasceria a Venezia per conto proprio della famiglia Da Polenta.
La signoria dei Da Polenta durò fino al 1441 anno in cui il controllo della città passò sotto il dominio veneziano. I veneziani governarono Ravenna fino al 1509.
Nel 1512, in occasione della guerra della Lega Santa, Ravenna fu teatro di scempio e sangue per la prima grande guerra con armeria moderna mai subita prima.
La città passò poi sotto il controllo dello stato pontificio a cui rimase legata per i successivi 350 anni.
Dopo il dominio napoleonico Ravenna tornò nuovamente allo Stato Pontificio e poi, nel 1859, venne annessa al Piemonte e nel 1861 entro a far parte dell'unità di Italia.


Fonte: Redazione