SCHEDA DESTINAZIONE
Candelo e dintorni
Candelo - Italia - Piemonte
Candelo e dintorni
Fuori dal borgo, suggestive passeggiate intorno alle mura mostrano le torri del Ricetto che si ergono nel verde, accompagnando i visitatori fino al torrente Cervo, alla Chiesa di Santa Maria Maggiore (risalente a prima dell'anno mille) e alla Riserva Naturale della Baraggia, definita "la savana del Biellese".
Il territorio del Comune di Candelo comprende una grande parte dell’altopiano selvaggio e suggestivo della Baraggia, chiamato il Baraggione. Questa è una vasta zona di circa 5000 ettari, a forma di triangolo, dalle particolarissime caratteristiche geologiche e botaniche. La superficie sommitale della Baraggia presenta un terreno argilloso, di difficile coltivazione, costituito da materiali limosi trasportati e quindi deposti dal vento. Lungo le scarpate che delimitano la Baraggia verso il torrente Cervo è possibile leggere, sui pendii erosi, la storia geologica della zona. Si può qui osservare un primo strato, composto da due livelli principali, di limi eolici, con spessore di 2-3 metri; seguono, verso il basso, depositi alluvionali grossolani, cioè con ghiaie e ciottoli; nella parte inferiore si incontrano invece sabbie giallastre, sedimentate in ambiente deltizio, cioè al limite tra terraferma e mare. Nel letto del Cervo, nei tratti più incisi, si possono vedere argille marnose di colore grigiastro, nelle quali resti fossili di organismi indicano che si tratta di depositi marini.
La zona del Baraggione di Candelo è anche molto panoramica: è costituita da una balconata lunga parecchie centinaia di metri, cadente a strapiombo sulle rive del torrente Cervo. Numerosi sono i sentieri ombreggiati da querce secolari, tutti agevolmente percorribili a piedi.
Dall’Altopiano di Bellavista si domina quasi tutto l’arco alpino occidentale, dal Monviso, al Rosa, alle prealpi Orobiche del Bergamasco.
Gli appassionati di castelli, di borghi medioevali e del turismo enogastronomico potranno facilmente raggiungere il Castello di Castellengo, il Castello di Montecavallo, lo storico borgo di Masserano e il Castello di Roppolo, testimonianze dell'importanza dell'arte vitivinicola biellese.
Per gli amanti della natura, invece, sarà possibile immergersi nella varietà dei paesaggi che il territorio biellese offre, visitando le aree naturalistiche della Riserva Naturale Speciale della Bessa, della Riserva Naturale Speciale della Burcina, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Oropa e dell'Oasi Zegna.
Per informazioni sugli itinerari del Biellese visita il sito dell'ATL Biella: http://www.atl.biella.it/doveandare
Candelo e dintorni
Fuori dal borgo, suggestive passeggiate intorno alle mura mostrano le torri del Ricetto che si ergono nel verde, accompagnando i visitatori fino al torrente Cervo, alla Chiesa di Santa Maria Maggiore (risalente a prima dell'anno mille) e alla Riserva Naturale della Baraggia, definita "la savana del Biellese".
Il territorio del Comune di Candelo comprende una grande parte dell’altopiano selvaggio e suggestivo della Baraggia, chiamato il Baraggione. Questa è una vasta zona di circa 5000 ettari, a forma di triangolo, dalle particolarissime caratteristiche geologiche e botaniche. La superficie sommitale della Baraggia presenta un terreno argilloso, di difficile coltivazione, costituito da materiali limosi trasportati e quindi deposti dal vento. Lungo le scarpate che delimitano la Baraggia verso il torrente Cervo è possibile leggere, sui pendii erosi, la storia geologica della zona. Si può qui osservare un primo strato, composto da due livelli principali, di limi eolici, con spessore di 2-3 metri; seguono, verso il basso, depositi alluvionali grossolani, cioè con ghiaie e ciottoli; nella parte inferiore si incontrano invece sabbie giallastre, sedimentate in ambiente deltizio, cioè al limite tra terraferma e mare. Nel letto del Cervo, nei tratti più incisi, si possono vedere argille marnose di colore grigiastro, nelle quali resti fossili di organismi indicano che si tratta di depositi marini.
La zona del Baraggione di Candelo è anche molto panoramica: è costituita da una balconata lunga parecchie centinaia di metri, cadente a strapiombo sulle rive del torrente Cervo. Numerosi sono i sentieri ombreggiati da querce secolari, tutti agevolmente percorribili a piedi.
Dall’Altopiano di Bellavista si domina quasi tutto l’arco alpino occidentale, dal Monviso, al Rosa, alle prealpi Orobiche del Bergamasco.
Candelo, grazie alla sua particolare posizione geografica, si pone, poi, al centro di una rete di itinerari che conducono il visitatore alla scoperta del Biellese.
Gli appassionati di castelli, di borghi medioevali e del turismo enogastronomico potranno facilmente raggiungere il Castello di Castellengo, il Castello di Montecavallo, lo storico borgo di Masserano e il Castello di Roppolo, testimonianze dell'importanza dell'arte vitivinicola biellese.
Per gli amanti della natura, invece, sarà possibile immergersi nella varietà dei paesaggi che il territorio biellese offre, visitando le aree naturalistiche della Riserva Naturale Speciale della Bessa, della Riserva Naturale Speciale della Burcina, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Oropa e dell'Oasi Zegna.
Il Biellese è, infine, terra di devozione e spiritualità. Da Candelo, seguendo gli itinerari della fede, si potranno visitare i Santuari di Oropa, Graglia e San Giovanni d'Andorno, nonché i numerosi santuari minori, che costellano il panorama delle montagne biellesi.
Per informazioni sugli itinerari del Biellese visita il sito dell'ATL Biella: http://www.atl.biella.it/doveandare
Associazione Turistica Pro Loco di Candelo
Piazza Castello, 16 - 13878 Candelo (BI)
tel. 015/2536728 - fax 015/2538957
www.candeloeventi.it - www.prolococandelo.it
Note: Testi e foto sono stati gentimente concessi dall'Associazione Turistica Pro Loco di Candelo
Fonte: Associazione Turistica Pro Loco di Candelo
http://www.prolococandelo.it