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notizia del 01.02.2011
Appuntamento in Val Venosta con antiche tradizioni in maschera e folklore

Folklore altoatesino, il rito del congedo dall'inverno per dare il benvenuto alla primavera. L'atmosfera di queste feste in un autentico maso gallo rosso, dove le tradizioni vengono vissute in modo autentico.

Per vivere a 360 gradi l’atmosfera delle tradizioni locali, si può soggiornare in un autentico maso altoatesino Gallo Rosso: spesso i contadini stessi accompagnano gli ospiti alle feste locali, celebrando insieme a loro gli usi e costumi tanto radicati in questa regione.

Per pronunciarlo bisogna forse frequentare un mini – corso di tedesco, ma lo Scheibenschlagen sul Tarscherbühl in Val Venosta attira ogni anno molti appassionati: la prima domenica di Quaresima la gente si raduna nei campi tra Resia e Vezzano per pregare e poi lo spettacolo inizia.

Dischetti incandescenti vengono lanciati attraverso campi e prati e in direzione della valle per “lanciarsi dentro” la fortuna, più lontani volano i dischi, tanto maggiore sarà la fortuna del lanciatore; insieme al lancio di dischi vengono incendiati delle gigantesche croci di paglia e accesi dei falò: un rito che dura da secoli per scacciare l’inverno ed accogliere la primavera.

Dove soggiornare:

Il maso Gallo Rosso Falatschhof in Val Venosta è un moderno esempio di maso di design: la sua forma architettonica esterna, minimale e in pietra, è in sintonia con la semplicità della natura che lo circonda. Le intere pareti di vetro consentono di ammirare il paesaggio come se ci si trovasse all’esterno. L’utilizzo di materiali autoctoni insieme all’offerta dei prodotti del maso rende questa struttura dal design contemporaneo, un maso a “chilometri zero”, eco-compatibile e dallo spirito ecologico.

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Un’altra occasione di vivere il folklore altoatesino è la sfilata dell'Egetmann a Termeno: negli anni dispari, il martedì grasso, nel paese sfila il corteo carnevalesco più antico e spettacolare dell'Alto Adige. Si tratta di una sorta di rappresentazione delle nozze del Signore dei Campi, l'Egetmannhansl, con una fanciulla del paese che come vuole la tradizione è però impersonata da un uomo. L'Egetmannhansl è rappresentato da un fantoccio vestito in giacca nera, cilindro e guanti bianchi, accompagnato dalla sposa e dal suo servo su di un calesse seguito da quello dei consiglieri.

Il corteo è aperto da fracassoni e trombettieri, spazzini che fanno roteare le loro scope e frustatori che schioccano grandi fruste introducendo il corteo alla folla. Partecipano alla sfilata anche bizzarri e divertenti carri allegorici dei vari mestieri: lavandaie, pescatori, vichinghi, boscaioli, bottai, calzolai, panettieri, distillatori, ramaioli. C’è poi la figura del Selvaggio - "Wilde Mann", con una maschera di pelle di coniglio con due buchi per gli occhi accompagnato dal Cacciatore - "Jäger". Arrivati in piazza del municipio, il Cacciatore spara al Selvaggio per annunciare la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera.

Seguono poi i Wudele o Schnappvieh detti anche morsicatori: maschere dalle teste di drago-dinosauro con grandi bocche e denti aguzzi che cercano di spaventare e di mangiare la folla. La sfilata termina tra mille risate con il Mulino delle vecchie, che macina le vecchie e le trasforma in giovani e belle, e il carro delle vergini che arriva dopo, insieme alla Zenzi che non vuole diventare mai giovane.

Dove soggiornare:

Al maso Gallo Rosso Weinberghof di Termeno gli ospiti potranno contemporaneamente assaporare l’atmosfera della sfilata e dell’ottimo vino. Weinberghof infatti è un maso vinicolo, con attività vitivinicola propria e possibilità di degustazione dei vini in un tipico ambiente tradizionale e curato. Gli ospiti sono guidati dal viticoltore nei segreti della produzione: osservare in diretta il ciclo produttivo, rende la degustazione ancora più coinvolgente, non solo dal punto di vista del palato ma anche da quello culturale: conoscere i vitigni e le loro caratteristiche, capire come avviene la vendemmia, vedere il processo della vinificazione, toccare le belle botti di legno delle antiche cantine è un’esperienza che arricchisce in tutti i sensi.