NEWS DEI VIAGGI E DEL TURISMO
notizia del 01.06.2010
Itinerari Musicali dal 31 luglio al 17 agosto sulla Montagna pistoiese

Le note della migliore world music internazionale tracciano un percorso attraverso la Montagna pistoiese in cui la musica incontra la natura, il gusto, la storia e le tradizioni locali. Un ottimo pretesto per fuggire dalla calura estiva delle città e rifugiarsi nel refrigerante clima del Festival, magari gustando i prodotti locali grazie alle molteplici iniziative di degustazione a km 0.

Gli Itinerari Musicali nascono nel 1986 con l’intento di abbinare l’ascolto dal vivo di musica di qualità alla scoperta di borghi, piazze, giardini, ville, chiese e luoghi di rilevanza storica, artistica e paesaggistica del territorio della Provincia di Pistoia. Questa inclinazione verso la valorizzazione del territorio si concretizza nel tempo attraverso due principali linee di sviluppo che seguono un percorso convergente: da un lato la scelta del tipo di musica da proporre si orienta sempre più in via esclusiva verso la world music, genere che partendo dalle tradizioni dei popoli si aggancia al presente attraverso commistioni con i principali sound contemporanei (dal pop, al jazz, dal rock al funky); dall’altro la necessità di valorizzare il territorio genera il bisogno di radicarsi in esso per diventarne un’espressione veritiera.
Come parte finale degli Itinerari Musicali si struttura così, dal 2001, un vero e proprio Festival di quattro giorni, i Sentieri Acustici, che trova sede sulla Montagna pistoiese, territorio ricco di tradizioni orali, come ben testimoniato dall’Archivio Sonoro della Montagna pistoiese, oltre 1.000 brani registrati dal vivo dagli anziani del luogo.
Con proposte che spaziano dai concerti alla didattica, dalle degustazioni dei prodotti tipici alle escursioni “verdi” sul territorio, dai corsi di artigianato alle visite guidate, il Festival si propone come una manifestazione che si colloca a pieno titolo fra le proposte di turismo culturale di eccellenza in Toscana.

La musica toscana di ieri e di oggi è una delle colonne portanti sulle quali il Festival si appoggia. Il recupero delle tradizioni orali è un tema di grande interesse che permette di conservare la memoria di una regione e mettere a disposizione materiale per finalità di studio, ricerca e rielaborazione. A tale proposito, il Festival commissiona ogni anno a musicisti di vari settori una produzione originale sulle tradizioni orali toscane, che viene poi presentata in anteprima in una delle serate del Festival stesso.
Vengono inoltre programmati ogni anno in cartellone giovani gruppi toscani: una doverosa attenzione alla musica locale da parte di una manifestazione sostenuta con convinzione fin dagli esordi dalla Regione Toscana.

Fra le principali produzioni originali delle passate edizioni si ricordano:

- nel 2001 “Acqua, foco e vento” di Riccardo Tesi e Maurizio Geri, con pubblicazione di un CD live;
- nel 2004 “Stazioni Lunari” con Ginevra di Marco, Paola Turci e Francesco Magnelli;
- nel 2005 produzione con i Quintorigo e Luisa Cottifogli;
- nel 2006 “Crinali, viaggio nella memoria musicale dell’Appennino bolognese in cerca di mare” di Riccardo Tesi e Claudio Carboni, progetto coprodotto con la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Bologna, la Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno, la Comunità Montana Cinque Valli bolognesi, i Comuni di Castiglione dei Pepoli, Vergato e Porretta Terme;
- nel 2007 “Pan di legno e vin di nuvoli” un concerto per solisti ed orchestra da camera coprodotto con l’Orchestra Regionale della Toscana con Petra Magoni, Ginevra Di Marco, David Riondino, Maurizio Geri, Marco Fadda, Riccardo Tesi e Mirko Guerrini;
- nel 2008 “Note di viaggio” ideato ed interpretato dalla Banda Osiris;
- nel 2009 “Sopra i tetti di Firenze. Omaggio a Caterina Bueno” scritto ed arrangiato da Riccardo Tesi e Maurizio Geri con la partecipazione di Lucilla Galeazzi, Marco Fadda, Stefano Melone, Claudio Carboni, Filippo Pedol.

Per il 2010 la produzione originale è stata commissionata ai musicisti Claudio Carboni e Gabriele Mirabassi che propongono “Quando a Cobra fumou. Brasile e Italia si incontrano sulla Linea Gotica”, un progetto ispirato alle commistioni della musica brasiliana con la musica e le tradizioni orali dell’Appennino pistoiese. Durante la Seconda Guerra mondiale, infatti, venticinque mila soldati brasiliani combatterono al fianco di alleati e partigiani lungo la Linea Gotica nella zona della Valle del Reno fra Toscana ed Emilia Romagna.
Impreparati ad affrontare le avversità della guerra e delle condizioni atmosferiche, questi soldati riuscirono ad incontrare le popolazioni locali ed intessere con queste uno scambio che non fu solo di beni materiali, ma anche di amicizia ed affetti. Questa produzione verrà realizzata anche con la partecipazione ed il sostegno di altri Enti del versante Emiliano dell’Appennino.

ENTRANDO NEL VIVO DEL PROGRAMMA DELL’EDIZIONE 2010 SI PARTE CON GLI ITINERARI MUSICALI DAL 31 LUGLIO AL 17 AGOSTO, concerti proposti per la prima volta tutti in acustico, per valorizzare l’ascolto naturale della musica in contesti particolari quali boschi, riserve naturali, rifugi, siti archeologici. Numerose sono le iniziative della sezione “Festival da gustare” che si abbinano ai concerti: fra queste il Gulash Concerto proposto da Hasur Janos, autentico violinista magiaro che prima di iniziare il suo spettacolo prepara il tipico piatto ungherese per il pubblico.

DA MERCOLEDÌ 18 A SABATO 21 AGOSTO IL FESTIVAL SENTIERI ACUSTICI con concerti serali al Palazzetto Pertini di Bardalone. Fra i protagonisti: Antonio Forcione un musicista di statura mondiale, dotato di una tecnica invidiabile, che ha portato la chitarra a nuovi livelli di espressione grazie a una miscela di forza melodica e sensazionali effetti di percussione; Juan Carlos Càceres il “Paolo Conte del Sud America” che al pianoforte riconduce alle radici del tango nello spettacolo “Tango negro”, l’ensemble Musica Officinalis che propone brani di musica antica e musica dei popoli fra cui musica balcanica e dell’estremo oriente, Miquel Gil divenuto ormai un punto di riferimento della cultura catalana e della musica mediterranea, il duo bretone Erwan Hamon & Janick Martin, gli Abnoba, giovanissimi ed eclettici musicisti che si stanno sempre più affermando nel panorama della world music italina e la già citata produzione originale del Festival Sentieri Acustici 2010 “Quando a Cobra fumou”. Sentieri Acustici chiude l’ultima serata con un ballo finale sulle musiche di “Secondo a nessuno”, un omaggio a Secondo Casadei da un’idea di Andrea Bonacini e Claudio Carboni, con la partecipazione di Maurizio Geri alla chitarra.

Da segnalare il gradito ritorno al Festival Sentieri Acustici di Bobo Rondelli, l’ambasciatore della livornesità torna a raccontarsi dopo l’uscita del film diretto da Paolo Virzì “L’uomo che aveva picchiato la testa” e dell’album “Per amore del cielo”.

E da non mancare stages di strumento, canto e danza tradizionale la mattina ed il pomeriggio a Maresca, oltre a corsi (Disegno botanico, Orticoltura, Ricamo, Astronomia), escursioni a piedi ed in mountain bike, visite guidate ed altre iniziative a valenza culturale e gastronomica.