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Piazze, palazzi da visitare a Lione
Lione - Francia - Francia centro-meridionale

Piazze, palazzi da visitare a Lione
PRESQU'ILE: La parte settentrionale di questa lingua di terra larga da 600 a 800 m, racchiusa fra il Rodano e la Saona è stata da sempre il centro commerciale di Lione: infatti da Place Bellecour a Place des Terreaux numerosi secoli di storia hanno segnato le strade e gli edifici. Un tempo era comunque occupato da guarnigioni militari e il suo sviluppo secondo gli schemi classici di quartiere iniziò sotto Enrico IV e Luigi XIII, per continuare anche nel 18° e 19° secolo, fino a quando l'area urbana non si è spinta al di là del Rodano. Fra le strade, la Rue Mercière e la Rue Longue sono prettamente rinascimentali; le strade rettilinee come la Rue de la République (in parte pedonale e sede di cinema e ristoranti) e la Rue du Pt Herriot (dove si trovano i negozi degli stilisti) e la Rue de la Bourse sono state tracciate durante il 2° Impero. Per quanto riguarda gli edifici: il Palazzo S. Pietro e il Municipio ad esempio sono del 17° secolo e di ispirazione italiana, mentre l'imponente facciata dell'Hotel Dieu è del 18° secolo. La Presqu'Ile è formata da materiale alluvionale del Rodano: un tempo la confluenza dei 2 fiumi si trovava in Place des Terraux, ma dall'epoca romana ad oggi il materiale è riuscito a spostarla 4 km più a sud.

PLACE BELLECOUR
E' la 3a piazza più grande di Francia dopo la Concorde e l'Esplanade des Quinconces a Bordaeax (301 m x 200 m): 62 000 mq. E' lastricata solo in parte in quanto la parte centrale è ricoperta di terra rossa. Sotto la piazza un parcheggio per le auto e una stazione di métro; vi si affacciano terrazze di caffé e ristoranti, oltre che bei palazzi. Nel 1562, durante le Guerre di Religione, il sanguinario Barone des Adrets che comandava i protestanti di Lione, ne fece un luogo per le manovre militari; nel 1609 Enrico IV fu il primo ad avere l'idea di realizzare una piazza dedicata a parate e festeggiamenti, ma il suo progetto fu realmente completato solo 50 anni dopo, sotto il Regno di suo nipote Luigi XIV. Fra il 1721 e il 1738, l'architetto Robert de Cotte rinnovò la piazza e fece disporre i filari di tigli (sostituiti nel 19° secolo da ippocastani) sul suo lato meridionale in modo da mascherarne la forma irregolare. I begli edifici che vi si affacciavano furono rasi al suolo durante la Rivoluzione, nel 1793 dopo l'assedio di Lione, come punizione per la rsistenza opposta dalla città. Al centro la statua equestre di Luigi XIV opera dello scultore lionese Lemot (1826), sostituisce quella originaria andata distrutta anch'essa alla Rivoluzione. Sul piedistallo 2 bassorilievi rappresentano il Rodano e la Saona. Due piccoli edifici del 18° secolo, accolgono uno l'Ufficio del Turismo e l'altro mostre temporanee. Nel 2000, in occasione del centenario della sua nascita è stato realizzato un monumento a Antoine de St.Exupery che nacque proprio vicino a Place Bellecour: si tratta di una colonna di marmo bianco con in cima seduto l'aviatore scrittore e vicino a lui, in piedi il suo "Piccolo Principe". E' opera di Christiane Guillaubey.
PLACE DES TERREAUX
Si trova nel punto in cui la Saona confluiva nel Rodano all'epoca dei Romani (oggi la confluenza si è spostata 4 km più a sud). Inizialmente ospitò il mercato del bestiame, poi durante numerosi secoli le esecuzioni capitali (durante la Rivoluzione qui era innalzata la ghigliottina). La parola Terreaux significa "fossati, terrapieni". Nel 1994 la Piazza viene completamente trasformata dall'architetto Christian Drevet e dal decoratore Daniel Buren: la Fontana dei Fiumi (opera di Bartholdi del 1889. Avrebbe dovuto rappresentare la Garonna ed era stata ordinata dalla città di Bordeaux, ma poi Bordeaux non volle più acquistarla e la comprò Lione) è stata spostata su un lato e nella spianata, su una trama di granito, sono stati installati 14 paletti e 69 zampilli che escono dal suono e la notte sono illuminati. Grazie ad un complicato meccanismo gli zampilli si alzano o si abbassano a seconda del traffico sotterraneo.
L'Hotel de Ville è il monumento più rappresentativo della Piazza: fu costruito nel 1646 in puro stile Luigi XIII su progetto di un tecnico della viabilità, Simon Maupin, ma fu in parte distrutto da un incendio. Nel 1703 fu restaurato da Jules Hardouin-Mansart, l'architetto del Re Sole; in seguito vi lavorò anche Robert de Cotte. Presenta numerose curiosità: il bassorilievo della facciata con la statua equestre di Enrico IV risale al 1827 ed è opera di Legendre-Heral; la torre dell'orologio, alta 40 m, suona le ore su una campana che pesa 2.1 tonnellate e le ripete su un'altra da 4.3, possiede un carillon di 65 campane e l'orologio è del 1914; la "palla d'oro" è un astrolabio che indica le fasi della luna; la statua del ciclope a 3 occhi è dello scultore Lucien Pascal (1883). E' attualmente il Palazzo del potere più visitato dopo l'Eliseo in occasione delle giornate del patrimonio.
Il Palazzo S.Pietro era un'antica abbazia benedettina distrutta dagli Ugonotti nel 1562 e ricostruita dal 1659 al 1686 su progetto dell'architetto Royer de la Valfrenière. E' in stile neoclassico francese e barocco italiano. Ospita il Museo delle Belle Arti, una delle collezioni più ricche di Francia: dipinti francesi, italiani, spagnoli, fiamminghi, olandesi ma anche della scuola lionese del 19° secolo, sculture di varie epoche. Presenta 14 500 mq di esposizioni.

L'HOTEL-DIEU
Si trova dove sorgeva l'edificio dell'antico ospedale medievale. Ricostruito nel 1638 la prima parte imita l'Ospedale Maggiore di Milano, mentre la parte che da sul lungo fiume è opera di Soufflot che lo realizzò fra il 1741 e il 1764, segnando una tappa significativa nell'evoluzione dell'architettura francese. Presenta una lunga facciata (375 m) sul Rodano con la sezione centrale sporgente e adorna di colonne ioniche. La grande cupola si innalza su una base quadrata ed è coronata da una lanterna anch'essa quadrata. Le imposte sono decorate con motivi che ricordano la biancheria ed evocano la funzione ospedaliera dell'edificio. Una balaustra alleggerisce la lunghezza della facciata principale e maschera i tetti bassi. Funziona ancora oggi come ospedale, soprattutto la maternità è molto funzionale; ospita anche un piccolo museo dell'assistenza pubblica. Qui fu medico Rabelais dal 1532 al 1535 e durante il suo soggiorno lionese pubblicò i suoi racconti "Gargantua" e "Pantagruel".

LA COLLINA DI FOURVIERE
Fourvière, forum vetus, porta la traccia delle sue antiche origini: dominante la confluenza, a 275 m di altezza, è l'ultimo sperone del Massiccio Centrale ed è qui che nel 43 a.C. Lucio Munazio Planco ha fondato Lugdunum. Attorno al Foro inizano ben presto a sorgere palazzi ed edifici amministrativi e Lugdunum diviene un'importante città nella quale gli Imperatori soggiornano volentieri. Con la caduta dell'Impero si avrà lo smantellamento dei sontuosi edifici, le cui pietre, marmi e materiali in genere verranno riutilizzati per costruire altri palazzi e gli abitanti abbandonano la collina per stabilirsi al bordo della Saone. Sulle pendici di Fourvière viene piantata la vite.
Dal centro città vi si può salire tramite la "ficelle" (nome dato alla funicolare dai Lionesi) che si prende vicino alla stazione di Metro Vieux Lyon, oppure i più sportivi possono scegliere una delle numerose "salite" La più meridionale è la Montée des Epies: essa parte dalla Chiesa Saint-Georges e raggiunge la Montée du Gourguillon nel quartiere Saint-Just. La montée du Gourguillon fu a lungo l'unico ingresso di Lione dal alto est (Place de la Trinité). si può anche passare dalla Montée du Chemin Neuf, da quella des Chazeaux, da quella du Garillan (244 scalini), dalla Montée du Change o dalla Montée Barthélémy, una delle vie più antiche che collegavano la città alla collina.

I resti della città gallo-romana
I più importanti sono un Anfiteatro ed un Odeon affiancati (questo accadeva solo nelle città romane molto omportanti, come ad esempio Pompei) che furono ritrovati per caso nel 1933, coperti dalla terra e in seguito puliti e notevolmente restaurati. Durante l'estate ospitano il Festival Musicale "Les nuits de Fourvière".
L'Anfiteatro di Augusto risale al 16-14 a.C. Di dimensioni imponenti (108 m di diametro), poteva accogliere, dopo essere stato ingrandito sotto il regno di Adraino (117-138 d.C.), fino a 10 000 spettatori. Oggi il muro esterno è scomparso ma restano il palcoscenico, con il suo complicato sistema di sipari, e le prime file di gradini. Serviva per le rappresentazioni di commedie e tragedie.
L'Odeon è posto al suo fianco. In origine coperto da una tettoia di bronzo, fu costruito sotto l'Imperatore Adriano verso il 120 d.C; poteva accogliere fino a 3 000 spettatori ed era riservato alla musica e alla poesia. Dietro l'Odeon è stato rinvenuto un insieme di negozi romani ed un tempio. In questi teatri non si tenevano rappresentazioni cruente: quello in cui furono martirizzati i 48 primi cristiani (177 d.C.) è situato sulla Croix Rousse.
Il museo della civiltà gallo-romana Risale al 1975 ed è scavato dentro alla collina (dall'entrata, posta al livello della strada, bisogna scendere per visitare le varie sale). Accoglie soprattutto reperti ritrovati a Lione e nelle immediate vicinanze, fra cui il "Mosaico dei Giochi Circensi" o la "Tavola di Claudio" (ritrovata sulla Croix-Rousse): su questa tavola è inciso il famoso discorso che l'Imperatore Claudio pronunciò nel 48 d.C. e con il quale accordò ai Galli la cittadinanza romana.
Le tombe gallo-romane Nelle vicinanze ne furono rinvenute 10 nel 1885; le 3 che vediamo salendo in bus verso la Basilica facevano parte di questo insieme.



Fonte: Franca Fanti - Reves et voyages
http://www.reves-et-voyages.eu