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I vini della Borgogna
Borgogna - Francia - Francia centrale

I vini della Borgogna
La Borgogna e i suoi vini sono apprezzati da secoli. Grazie ai Duchi di Borgogna la loro fama si diffuse in Europa fin dal 1300. Dopo la Rivoluzione, le leggi di successione napoleoniche provocarono il frazionamento dei vigneti, dando origine ad un numero straordinario di "appellations". Anche oggi le classificazioni risultano problematiche. Alcuni villaggi hanno assunto il nome dei loro più famosi vigneti (es. il villaggio di Pouligny a cui si è aggiunto il toponimo Montrachet) e le denominazioni sono così elaborate che talvolta pure un singolo vigneto può averne una sua (es. il Clos La Roche). Il clima continentale, con inverni rigidi ed estati calde, può variare molto e quindi influenzare la qualità del vino. I vigneti migliori si trovano su terreni calcarei esposti a sud o a est.
Le varietà sono relativamente scarse. Il BORGOGNA ROSSO è fatto con uve Pinot Noir (ha aroma di lamponi, ciliege o fragole). Il MACON ROSSO è fatto con uve Gamay. Lo CHABLIS e il BORGOGNA BIANCO sono fatti con uve Chardonnay. Esistono anche piccoli vigneti di: ALIGOTE, PINOT BLANC E SAUVIGNON. I vigneti non costituiscono solo l'anima della regione ma anche il motore di una attività economica che ha saputo svilupparsi nel corso degli anni. Vengono prodotte ogni anno circa 150 milioni di bottiglie. Più della metà è esportata in 140 Paesi. I vigneti coprono una superficie di 24.000 ha e si estendono soprattutto su 3 dipartimenti, dividendosi in 5 grandi regioni di produzione. Lo sfruttamento dei vigneti è spesso familiare, con aziende di piccole dimensioni (5-6 ha di media) e il vignaiolo è spesso proprietario di questi vigneti. Produce e commercializza tutta o una parte della sua raccolta in bottiglie e offre una gamma di vini generalmente limitata alla regione di produzione in cui si trova. Esistono circa 4500 proprietà viticole, fra cui circa 20 cantine cooperative. Il dipartimento in cui è più evidente la produzione viticola è la Cote d'Or, il cui nome deriva proprio dal colore dorato che assumono i suoi pendii coltivati a vite durante l'autunno oltre che dal colore della terra sui cui cresce la vite. Si tratta di un erto pendio lungo circa 50 km chiuso fra la pianura della Saone a S/E e la distesa dei boschi a N/O e il 95% delle vigne migliori si trova sopra la N74.



Fonte: Franca Fanti